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Con circa 200 pezzi esclusivi,  il mondo della creatività nella gioielleria,insieme all’eccellenza e l’artigianato italiano si danno appuntamento alla mostra  DIVA! Italian Glamour in Fashion Jewellery, curata dalla prof.ssa Alba Cappellieri (Politecnico di Milano) e organizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Ambasciata d’Italia negli Emirati Arabi Uniti .

futuroRemoto

Gianni De Benedittis creatore di FUTUROREMOTO è un vero e proprio artista, non un semplice orafo, indiscussa eccellenza italiana del design fatto a mano. Ogni sua creazione cattura i sensi e lo sguardo. Varie sono le diverse ispirazioni, narrazioni e i messaggi dietro ogni creazione. Si attraversano mondi a volte anche fantascientifici, altre volte con i piedi ben saldati a terra si abbracciano tematiche ecologiste dalla forte rilevanza sociale. Collane, pendenti, orecchini e altro ancora che sorprendono e provocano allo stesso tempo. Nelle sue collezioni ogni pezzo lascia stupiti, non solo per come è stato costruito, ma soprattutto per quello che rappresenta.

De Benedittis è l’ideatore di un mondo tutto da scoprire, in cui nulla è lasciato al caso, ma ogni elemento è studiato nei minimi dettagli. Alla mostra DIVA! sarà presente con una sua creazione il  choker Snake Train della collezione Beyond in argento rubini e smeraldi. Da antichissime cavità sotterranee affiora il serpente che sembra evolversi e divenire un treno veloce, a rappresentare origine e progresso. Schizofrenia e divisione, oscillazione tra la dimensione naturale della nostra origine biologica e quella meccanica e tecnologica di una cultura del progresso che ci sovrasta e ci soggioga ogni giorno. Parti di oggetti di alta tecnologia si assemblano o si sovrappongono, in un rapporto di sorprendente complementarità, ad elementi naturali, spesso animali, dei quali rappresentano la loro evoluzione.

DIVA! sarà aperta al pubblico a partire dal 17 giugno al 17 luglio, dalla domenica al giovedì, ore 12:00-16:00, presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura, Al Qasbah Street, Al Bateen (Abu Dhabi).