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Olivier Rousteing presenta a Parigi la SS 2023 di Balmain, una collezione Haute Couture e una Ready-To-Wear, ispirate alle forme della natura e alle tradizioni lontane, quasi cosmiche.

Olivier Rousteing, direttore creativo di Balmain, ha portato in scena allo stadio Jean Bouin di Parigi, uno show sorprendente, ma talvolta provocatorio, mettendo l’accento su quanto il cambiamento climatico, che abbiamo potuto vedere, stia cambiando il nostro pianeta.

Tornare con una sfilata a settembre pensando se i nostri pantaloni saranno a vita alta o bassa, mi sembrava abbastanza futile” ha dichiarato Rousteing prima dello show ai vari addetti stampa intervenuti.

Ovviamente la moda deve continuare a vivere, e lo show in programma alla Paris Fashion Week, doveva avere certamente un effetto sorpresa. E dopo uno spettacolo di oltre 100 look, il coup de théâtre si è mostrato con Cher, apparsa al finale, in tutta la sua luminosità dei suoi 76 anni.

La prima parte della collezione scesa in pedana aveva moltissimi elementi principali transculturali e contrasti con riferimenti rinascimentali, che ci portano a ricordare il lavoro che Rousteing ha eseguito nell’interpretare l’archivio di Jean Paul Gautier, specialmente nelle stampe e negli accessori stellari. Molti anche i riferimenti alla sfilata Plato’s Atlantis del 2009, di Alexander McQueen, come i platform altissimi che ricordano la scarpa Armadillo.

Quindi, larga parte alle stampe raffiguranti dipinti barocchi o colori che ricordano il fuoco, mentre la silhouette rimane sempre la stessa in tutta la collezione, creando un fil rouge di omogeneità.

La seconda parte solo di Haute Couture, durata 15 minuti, è una collezione affascinante per la ricchezza e complessa, dove intrecci e drappeggi diventano preziosi e sviluppano forme inusuali e allo stesso tempo primitive.

Le modelle che sfilano in pedana, sembrano quasi provenire da altri mondi ma con un comune denominatore che tutto fosse sostenibile 100%: un vestito, per esempio, era fatto di pezzi di corteccia saldati tra loro, gli abiti corti erano stati creati con intrecci di midollino, un abito longuette era interamente ricoperto di piume colorate e un altro fatto da una cotta di maglia con anelli dorati molto ampi saldati al centro della silhouette.

L’intento di Rousteing è trasmettere un  principio di rinascita in questi tempi bui, sono l’unico antidoto per continuare a fare moda con raffinatezza sulla strada della responsabilità.

di Alberto Corrado