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Colori e grafie. Asimmetrie. Vedo non vedo. Preziosi ricami. Tessuti evanescenti. Una grazia rinnovatrice illumina di colori della terra, di artigianali lavorazioni gli abiti trasognanti della collezione SS23 di Saman Loira, che combina estro e metodo, bellezza e bizzarria, austerità e leggerezza.

Diviene pragmatica l’ispirazione ricorrente delle figure mitologiche nella scelta delle materie prime; sulla pelle un’apoteosi di cotone, celebrando la natura Ninfe e Driadi vengono pervase come in una metamorfosi di rampicanti giochi d’incrostazioni e origami, dal semplice popeline al pizzo, dal rasatello al più nobile gabardine certificato GOTS.

Tra utopia e realtà, invadono il corpo come licheni piume di gallo e di struzzo, imprigionate in frammenti di pietre preziose e delicate perle di fiume.
Capi dai volumi e dai tagli apertamente maschili e tessuti corposi sembrano voler proteggere questo mondo romantico e leggero che si schiude in gonne vastissime dalle lunghezze capricciose e disparate che seguono il corpo e racchiudono l’anima.

Le forme impalpabili, evanescenti e fluttuanti della seta tra plissé e intarsi di pizzo fra terra e aria creano un incantesimo, dando forma ad un nuovo sentimento delle cose.

 

di Stefania Lupi