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Arte, accoglienza d’autore e ottimo cibo. Chi sceglie di trascorrere le feste nel Belpaese o in Europa non resta certo deluso, grazie al servizio cinque stelle lusso di hotel eccellenti. Ecco alcune proposte che abbiamo selezionato.

In Italia

Palazzina Grassi

A Venezia, tutto il fascino della città lagunare a Palazzina Grassi, parte del portfolio di Relegance – The unexpected Collection. Unico cinque stelle italiano interamente disegnato da Philippe Starck, l’hotel è il luogo ideale dove celebrare il veglione di Capodanno. Grazie al pacchetto “The Secret Hotel New Year’s Eve” gli ospiti possono soggiornare in una delle suite di design e partecipare agli eventi come lo Show Dinner “The Secret Hotel” by Visionair Events e al party con DJ set al Palazzina The Club. Per sentirsi divi, per una notte.

Villa Igiea

A Palermo, luci scintillanti, moderni brunch, itinerari d’artista e un Gran Gala di Capodanno nell’ambientazione Belle Époque per eccellenza del capoluogo siciliano.
Per il secondo anno Villa Igiea accende l’inverno palermitano, proponendosi meta ideale per celebrare le festività, con un occhio al passato glorioso dell’albergo e ai party imperdibili che qui vi organizzava Franca Florio.

J.K. Place Roma

A Roma, intimo come una casa, raffinato come un grand hotel, J.K. Place Roma è indirizzo ideale dove lasciarsi conquistare dalla magia del Natale nella Città Eterna.
Il nuovo Chef Giordano Gianforchetti ha studiato per le festività una regia culinaria che affianca grandi classici della tavola in famiglia a variazioni più contemporanee con ingredienti pregiati e di qualità.

In Puglia e Sicilia, la bellezza nascosta lontano dal caos nelle ville di The Thinking Traveller.
Don Arcangelo all’Olmo, tra Taormina e Catania, è circondata da giardini meravigliosi che – se fortunati – potrebbero ospitare un originale pranzo di Natale all’aperto. Castello di Caprarica, incantevole edificio pugliese dei primi del Cinquecento a Tricase, vanta un ampio giardino con una loggia arredata, unendo fascino storico, bellezze architettoniche e comfort contemporanei.

 

Fughe gourmet 

A Milano, a meno di 3 mesi dall’apertura, VESTA, primo ristorante del gruppo italiano di ristorazione Triple Sea Food – si è già imposto come il nuovo place to be per bon vivant nel capoluogo meneghino.
Posizione strategica nel cuore di Brera e ambienti di design progettati dall’architetto Stefano Belingardi sono elementi chiave nel DNA del ristorante. Il menu che racconta l’essenza del mare valorizzando le proprietà e il gusto autentico delle materie prime di qualità rende VESTA la cornice preferenziale dove ritrovarsi con amici e famigliari per celebrare le festività con stile.

A Roma, agli ultimi piani di Palazzo Fendi, Zuma Roma  offre il privilegio della vista panoramica dalla sua terrazza, tutto l’anno. La rinomata offerta culinaria del gruppo fondato da Rainer Becker non è solo sinonimo di prelibata cucina Izakaya, ma anche di uno studio attento sui drink. L’head barman Gian Marco Berardini propone cinque nuovi cocktail con un occhio ai sapori stagionali, dal cioccolato alle spezie.

A St. Moritz, pioniere da oltre 160 anni nell’offerta di ospitalità del borgo più glamour dell’Engadina, il Kulm Hotel è anche meta d’elezione per viaggiatori e sciatori gourmand.
Dalla cucina stellata di Mauro Colagreco nel ristorante the K a quella che esalta l’eccellenza gastronomica peruviana con la Chef Claudia Canessa al Sunny Bar, gli ospiti del Kulm hanno solo l’imbarazzo della scelta. Non manca una proposta omaggio alla tradizione italiana a La Pizzeria, rinnovata negli interni per la stagione invernale 2022/23.

A Londra, celato all’interno del Brown’s, l’hotel più antico di Londra, nel quartiere più alla moda della capitale, il ristorante Charlie’s affascina con la sua atmosfera romantica, luci calde e soffuse e un elegante tocco di teatro. In cucina, la regia è affidata allo stellato Adam Byatt che reinterpreta grandi classici della tradizione britannica con un twist d’eccellenza contemporaneo, proponendo menu stagionali che attingono anche a influenze italiane, spagnole e francesi.

A cura di Elisabetta Canoro