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85 anni. Portati alla grande. Specie dopo la sua seconda vita. Che comincia nel 2020. Merito di Fabio Fazio, noto giornalista e conduttore televisivo e Davide Petrini, ristoratore e imprenditore,  che decidono di unire le forze per non perdere un patrimonio storico, fatto di aziende all’italiana. 

La Ditta Lavoratti nasce nel 1938 a Varazze, sulla riviera ligure di Ponente. Inizia la sua attività sulle spiagge trasportando in una cassetta di legno dolci e bevande da vendere ai bagnanti. Qualche anno dopo, Aliberto Lavoratti apre una bottega nel centro storico delpaese e lì comincia l’avventura del cioccolato. «Nel 1964, anno in cui sono nato, a Savona, a dieci chilometri da Varazze, c’erano i miei nonni che ad ogni Pasqua mi regalavano l’uovo Lavoratti – racconta Fabio Fazio – I giorni immediatamente precedenti erano fatti di un’attesa magnifica: irripetibile. Ho ancora addosso il profumo di quel cioccolato così desiderato che invadeva la stanza e che doveva essere consumato con parsimonia per farlo durare il più a lungo possibile.Quando ho saputo che l’azienda era in difficoltà mi sono subito attivato pr fare qualcosa er non perderla e sono felice di aver contribuito insieme agli altri soci affinché adesso possa proseguire il suo cammino superando le difficoltà”.

La ricerca di un pasticciere in grado di imprimere una impronta peculiare, dunque evocativa del territorio, della tradizione cioccolatiera del luogo, porta Fabio Fazio e Davide Petrini a Corrado Assenza: grande pasticcere di Noto e artigiano del gusto di fama internazionale, studioso attento e meticoloso conoscitore delle materie prime,  si occupa della selezione degli ingredienti e delle ricette del cioccolato Lavoratti. Corrado Assenza sceglie i fornitori, le piantagioni e le coltivazioni che meglio rispondono ai criteri necessari per la perfetta maturazione dei frutti; seleziona i pistacchi, gli agrumi e persino la salina da cui attingere il sale per tavolette e praline.

Ed è cosi che nel 2022 la Lavoratti, riparte con entusiasmo  ampliando la propria  offerta  di  prodotti  pur  mantenendo  intatta  la  cura  e  la  passione  che  dal  primo  giorno  hanno contraddistinto la sua storia. Dopo un’attenta selezione, il prezioso cioccolato di San Josè prodotto in Ecuador è stato scelto per l’altissima qualità del prodotto e la certificazione Smeta (Sedex Members Ethical Trade Audit) l’audit sociale leader nel mondo che consente alle aziende di valutare i propri fornitori – ovunque essi siano – sul piano della salute e sicurezza dei lavoratori impiegati presso la filiera di fornitura ed, eventualmente, far emergere casi di violazioni dei diritti umani. Sapore, etica e, non ultima, pratica, anche nelle mani dei maître chocolatier. Il cioccolato San Josè si è rivelato il vettore più adatto per poter apprezzare i sapori e i profumi del Mediterraneo.

L’intera produzione Lavoratti è concepita come una “linea editoriale” in cui ogni prodotto deve essere il volume di un racconto in cui il cioccolato è il vettore di una storia. La parola guida di Lavoratti 1938 è “cura”. La cura nella scelta dei propri collaboratori, del proprio cioccolato e naturalmente degli ingredienti e delle materie prime. Tra le chicche, la pralina al Parmigiano Reggiano e per la Pasqua, Tullio Mazzotti, maestro ceramista e pittore di Albissola,ha realizzato una confezione regalo inedita: l’uovo di Pasqua con la sorpresa fuori.

Le tavolette e le praline seguono la regola della sezione aurea: 1,618 è il rapporto fra i lati, cifra simbolica della perfezione, proporzione divina dedicata al cioccolato considerato dai popoli del centro-America cibo e nutrimento degli dei. Secondo questa progressione la Natura ha concepito il Nautilus che è diventato il simbolo di Lavoratti 1938.

di Stefania Lupi