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La ricerca dell’essenza e la definizione di ciò che è essenziale sono al centro della visione di Maison Valentino Essentials.

La visione di Pier Paolo Piccioli, direttore creativo di Maison Valentino, della ricerca dell’essenza e la definizione di ciò che è essenziale, sono al centro della sua ricerca per esplorare aree in cui l’individuo viene liberato da vincoli e limitazioni.

Le linee precise, semplici e vibranti sono il concentrato di una visione condotta, questa volta, entro il perimetro del guardaroba maschile e degli elementi che lo compongono, attraverso una selezione di capi selezionati dalle collezioni Valentino.

Nasce così Valentino Essentials dove i capi accomunati da una profonda riflessione emotivamente razionale e razionalmente emotiva, prendono atto della mascolinità contemporanea, abbattendo le barriere, di come un uomo dovrebbe sentirsi e apparire.

Questa consapevolezza, dove romanticismo e fragilità fanno parte del nuovo quadro della mascolinità fluida, attiva un processo in cui gli opposti si fondono, dando un risultato inaspettato, vale a dire quello intriso di autenticità di ogni capo e nel riportare l’atteggiamento prevaricante sartoriale del passato.

Una nuova libertà ridotta all’essenza come blazer sartoriali, shorts, camicie foulard, cappotti, pigiami, tute e accessori che esprimono sia attualità sia atemporalità, trasformandosi in strumenti di espressione anticonformista, proprio come nei vecchi film del cinema italiano degli anni ’50 e ’60 a cui fa riferimento Pierpaolo Piccioli, grande cinefilo.

Proprio in quel dato il periodo con il tramonto del neorealismo, trionfarono una serie di registi che rivendicarono una identità nuova del cinema, soprattutto sul piano della sceneggiatura affiancata alla parola d’ordine che era personalità, in cui le tematiche esistenziali erano affrontate in un contesto sociale sempre attento al mondo sociale in continuo cambiamento.

Da Michelangelo Antonioni che indagò in profondità la relazione uomo-donna nei celebri film come Cronaca di un amore (1950), Il grido (1957) e l’Avventura (1960) a Federico Fellini con i suoi racconti onirici come La strada (1954) e 8½ (1963) fino a Pier Paolo Pasolini che indagava la realtà del sottoproletariato come Mamma Roma (1962), Ro.Go.Pa.G. nell’episodio La ricotta (1963).

Un’idea di iron man demolita che lasciava spazio alla spontaneità tramite l’identità del vestire, che ritroviamo in questa collezione della Maison Valentino, dove il tailoring accompagna naturalmente il corpo, comunque essi sia e di qualsiasi sesso o forma.

Un progetto contemporaneo che esprime in tutta la sua essenza l’esaltazione della atemporalità intrinseca ai rituali e ai processi della Couture e all’umanesimo che essi rappresentano che sarà in vendita a Los Angeles nello store Maxfield, dall’11 al 30 gennaio 2023.

di Alberto Corrado