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Alfredo Di Mauro, archistar italo-venezuelano, da vita alle sue preziose sculture in pelle, che valorizza l’esperienza dei piccoli artigiani del distretto fiorentino.

Si parla di tutto nella nostra conversazione tra Firenze e Milano- di sogni, strategie, passioni, made to measure, design e anche certo di borse.

Alfredo Di Mauro, venezuelano di nascita, ma nato da immigrati italiani, passa la sua infanzia e la giovinezza, godendosi però le estati in Italia.

Dopo aver studiato con grande passione architettura presso la rinomata Università Jose Maria Vargas di Caracas, e allo stesso tempo anche Belle Arti, esercita la carriera di professore universitario in due facoltà differenti: in quella di architettura dove ha studiato e in quella di fashion school di Caracas.

Nel frattempo si specializza nel settore dell’illuminazione architettonica, creando e ideando commerciali e residenziali in paesi come Venezuela, Colombia, Stati Uniti, Spagna e Italia. Nel 2019 si trasferisce nella citta di Firenze per intraprendere un nuovo progetto personale che lo porta alle radici della modellistica, insieme alla moglie, Gianna Soria, creando il marchio Monte Sharp.

Oggi il brand ha una identità così forte, tale da essere considerato il punto di partenza essenziale per una esclusività lussuosa, fatta di design innovativo e avanguardistico che si coniuga con le antiche tecniche artigianali di lavorazione della pelle.

Delle vere preziose sculture di pelle seducenti ed enigmatiche proprio come il Monte Sharp, le cime più altre della superficie di Marte, con le sue stratificazioni geologiche, che rappresenta una sorta di libro astronomico nel quale sono custodite le mutazioni che avvolgono di mistero la vita del pianeta rosso.

Da questa formazione montuosa Alfredo Di Mauro trae spunto e ispirazione per dar vita ad una collezione di borse 100% Made in Italy pensata per essere indossata all day long, con una particolare attenzione per la manifattura di ogni singolo pezzo, basti pensare che per realizzarlo occorrono oltre 2 giorni e non è coinvolto alcun processo industriale.

Uno stile contemporaneo trasformato in tutto ciò che è desiderabile ovvero in una bella borsa. E non solo, come racconta Alfredo.

Che ruolo ha un progetto che parte da geometrie e forme per poi diventare un brand?

Come direttore creativo di Monte Sharp, il mio obiettivo principale è sempre stato quello di creare un progetto che fosse in sintonia con la geometria e al tempo stesso con le forme caratteristiche del brand. Il rapporto tra il progetto e il marchio si è sviluppato in modo sinergico, è difficile determinare cosa sia venuto prima.

Monte Sharp ha come obbiettivo quello di creare una moda che racconti una storia ad un gruppo di persone in modo unico perché alla fine, le persone non si innamoreranno di un libro, di un dipinto o di una scultura, bensì di un capo che vedranno nel loro guardaroba e che diventerà una forma di espressione personale.

Più che un brand, è diventato una reinterpretazione degli accessori iconici del guardaroba di famiglia, tramandati di madre in figlia. Cosa significa comunicare questo oggi, può essere preso come una progettazione vintage o riscoprire un prodotto con una sensibilità culturale?

Prima vorrei fare un piccolo inciso: la settimana scorsa ero a Pisa con alcuni amici della mia età (GenX) e i loro due figli (GenZ). Entrambi i figli ci hanno deriso perché usavamo ancora Facebook e poco dopo hanno criticato loro padre perché portava il marsupio in vita anziché a tracolla sul petto. con questo aneddoto vorrei quindi chiarire che sempre più, con il passare degli anni, i giovani hanno codici estetici molto specifici ed in continuo mutamento e lo stile che i loro genitori o nonni amano non sempre andrà incontro ai loro gusti e stile. All’interno di queste generazioni ci sono gruppi a cui non interessa e non piacciono oggetti o marchi classici nello stesso modo in cui né i Beatles né i Rolling Stones li fanno impazzire. Ma in tutto questo c’è un qualcosa che accomuna tutti: la passione per la qualità e la bellezza della manifattura, e in questo, pochi al mondo competono con quello italiano.

Monte Sharp è quindi la proposta anche per nuove generazioni che non si identificano nelle borse classiche delle maison di una volta, ma che vogliono acquistare un prodotto che non sia solo bello secondo i propri codici estetici, ma che sia anche realizzato dalle stesse mani e con la stessa qualità dei materiali delle “eterne” borse che si trovano nell’armadio della mamma o della nonna.

Rocket Girl, RSVP, Snack, The Club, Spritz e The Lift sono i sei modelli realizzati nel primo drop di collezione. Che significato viene attribuito al singolo modello?

Questa collezione è stata un esercizio di design volto a comprendere la reazione del mercato e della stampa. Ogni borsa è stata pensata per adattarsi a una personalità e a un momento specifico della giornata.  Ad esempio, Lift rappresenta la borsa classica per eccellenza, mentre Snack è un pezzo complesso sia nel design che nella manifattura, che unisce elementi di scultura e funzionalità in una borsa sola.

Abbiamo creato Rocket Girl come il capo più divertente e versatile, ideale per accompagnare una persona lungo tutta la giornata, e personalmente scommetto molto sulla risposta da parte del mercato. 

RSVP, invece, è stata pensata come la borsa perfetta da indossare dopo le 7 di sera, adattabile sia a un look casual con jeans che ad un abito elegante.

Oltre al significato specifico di ogni modello, è importante attribuire un significato universale a tutti i pezzi della collezione; ogni borsa è stata creata per permettere alle persone di esprimersi e sperimentare attraverso il proprio modo di vestire. Quindi, oltre a soddisfare specifiche personalità e momenti della giornata, le borse sono pensate per offrire un’esperienza di moda autentica, in cui l’individuo può esplorare e manifestare la propria identità.

La progettazione e la cura ed attenzione alla manifattura sono sempre elementi fondamentali?

Ho una profonda dedizione e attenzione per la qualità dei prodotti. La mia esperienza personale riflette quanto siano importanti la produzione e la cura nella manifattura.

Sono nato in Venezuela, figlio di emigrati italiani, e ho trascorso gran parte della mia vita tra il Venezuela e l’Italia, prima di stabilirmi definitivamente a Firenze nel 2021. Ho scelto Firenze perché ho riconosciuto l’eccezionale maestria manifatturiera e l’accesso ai migliori tessuti e materiali nella regione. Questo dimostra quanto sia fondamentale per me la produzione di alta qualità e come sia disposto a spostarmi migliaia di chilometri per realizzare questo progetto.

Quanto alla progettazione, non posso fare a meno di concepire e pensare ogni pezzo in modo meticoloso; ho come una sorta di ossessione per linee e proporzioni.

I codici estetici della vostra manifattura cambieranno con l’evolversi del vostro stile per avvicinarsi anche alle nuove generazioni

I codici estetici possono evolversi, ma ciò non significa che debbano cambiare radicalmente. Se cambiano troppo, allora non stiamo più parlando di design coerente. L’estetica Monte Sharp è solida e concepita fin dall’inizio per le nuove generazioni.

L’obiettivo principale è creare prodotti che siano autentici e che risuonino con le nuove generazioni, siamo aperti a tutti coloro che si identificano nella nostra estetica indipendentemente dall’età anagrafica.

Come state affrontando il vostro posizionamento sul mercato sia off e on line?

Monte Sharp è un progetto ancora nelle fasi iniziali. Ci piacerebbe poter riuscire a lasciare un segno distintivo nel mondo della moda, offrendo pezzi di altissima qualità per giovani che cercano borse e accessori unici e differenti. Per raggiungere questo obiettivo riconosco l’importanza della collaborazione con persone esperte e specializzate in settori specifici, non pretendo di sapere tutto o di fare tutto da solo, ma mi affido al talento e all’esperienza di chi ha competenze complementari.

La pazienza è fondamentale in questo percorso, poiché il successo viene ottenuto attraverso la costanza e la perseveranza. Al momento siamo concentrati sulla creazione di una brand identity del nostro marchio, sulla comprensione della nostra visione da parte della stampa e al tempo stesso sulla creazione di una relazione positiva con gli influencer e gli acquirenti. Siamo convinti che attraverso queste connessioni e relazioni, il mercato si svilupperà in modo organico, sia offline che online.

Come siete riusciti a coinvolgere il consumatore portandolo ad acquisire un nuovo modo di interpretare gli accessori 

È un lavoro di squadra costante e impegnativo, abbiamo ancora molta strada da fare. Il consumatore finale deve prima capire e conoscere il marchio, non è così facile come inviare una nota che spieghi di cosa tratta Monte Sharp, soprattutto in questi tempi in cui l’industrializzazione ha divorato l’artigianato italiano e l’industria dei polimeri è riuscita a creare materiali molto belli da vedere ma inquinanti e poco durevoli.

Oltre il design all day long, ci sono nuove strategie creative che possiamo aspettarci da parte vostra da essere posizionate sul mercato?

Il progetto Monte Sharp si articola in diverse fasi che arrivano alla realizzazione di un “Total Look”. La prima fase è stata il lancio delle borse, che è già stato completato con due piccoli drop di collezioni comunicati alla stampa insieme, attualmente stiamo vedendo come il mercato sta reagendo a riguardo. Tra poco entreremo invece in una seconda e nuova fase, che sarà l’introduzione dell’abbigliamento.

La prima collezione sarà infatti la Spring Summer 2024 che sarà presentata a settembre e che sarà in vetrina ad aprile del prossimo 2024. 

Di Alberto Corrado