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Alla scoperta del capoluogo del Friuli Venezia Giulia, in occasione dei 140 anni dalla nascita dello scrittore irlandese e del centenario dell’Ulisse, il suo romanzo più famoso. Eventi speciali e tour letterari: Trieste celebra James Joyce e il suo profondo legame con la città d’adozione, dove nacque, visse per oltre un decennio, concepì e scrisse i primi capitoli dell’Ulisse, il suo capolavoro letterario. In programma, fino a luglio, anche Grandi Mostre, imperdibili per gli amanti dell’arte: Monet e gli Impressionisti in Normandia, fino al 5 giugno, e Frida Kahlo. Il Caos Dentro, aperta fino al 23 luglio. L’abbiamo scoperta in 48 ore per raccontarvi cosa vedere e cosa fare per viverla al meglio.

La mia anima è a Trieste” scriveva James Joyce, che quest’anno compirebbe 140 anni, mentre lo stesso giorno il suo Ulisse taglia il traguardo dei primi cento. Era infatti il 2 febbraio 1882 quando lo scrittore nacque a Dublino, e sempre il 2 febbraio ma del 1922, quando fu pubblicato quello che sarebbe diventato il suo romanzo più famoso. Niente di meglio quindi che trascorrere la mattinata percorrendo uno dei speciali itinerari a piedi (in programma per tutto il 2022 e fino al 28 gennaio 2023, ogni sabato e domenica) nei luoghi cari all’autore, come il Borgo Teresiano dove sul Ponterosso è collocata la sua statua, Piazza Barbacan, la Chiesa greco-ortodossa di S. Nicolò, le vie dove si trovano le numerose case in cui visse o il quartiere Cavana, che Joyce amava frequentare, e il Museo Joyce  che la città gli ha dedicato in via Madonna del Mare 13, e il percorso con scritte d’artista di Neon Art a lui dedicate.

Per Joyce fu amore a prima vista quando vi arrivò nel 1904, rimase subito affascinato dalla città e dai suoi contrasti e dal suo cuore marinaro, che ne ha fatto incontro di culture lontane. Iniziò a frequentare sia la borghesia che abitava nei palazzi neoclassici del Borgo Teresiano, sia il quartiere Cavana, hub della vita notturna locale, due mondi paralleli. A Trieste Joyce terminò Gente di Dublino, scrisse Ritratto dell’artista da giovane, ideò e stese i primi tre capitoli dell’Ulisse. Imperdibile una sosta in uno dei tanti caffè letterari, locali storici dal fascino retrò frequentati un tempo da grandi autori come James Joyce, Italo Svevo, Umberto Saba e ancora oggi molto amati dagli scrittori e dagli intellettuali.

Nel cuore della città, Piazza Unità d’Italia è la piazza aperta sul mare più grande del Vecchio Continente. Nota come il “salotto buono della città”, è sede del palazzo del governo in stile liberty, quello delle Assicurazioni Generali e del Lloyd Triestino pilastri dell’Emporio e del palazzo del Municipio. In piazza Grande ,come ancora la chiamano affettuosamente i triestini, vive il rito di incontrarsi per il caffè al bar la domenica mattina o l’aperitivo aspettando il tramonto. Il lato più spettacolare della piazza è però quello rivolto al mare, su cui si allunga per oltre duecento metri il Molo Audace. Da qui, lo sguardo va oltre Piazza Unità e si apre su palazzi monumentali, sulla chiesa greco-ortodossa di San Nicolò, sul Canal Grande, centro di quello che fu il borgo voluto da Maria Teresa d’Austria e che con le sue chiese testimonia la felice convivenza di religioni diverse.

Trieste, piazza Unità d’Italia.

Dinamica e affascinante, la città più cosmopolita d’Italia ha saputo sempre rinnovarsi. Il nuovo volto della città si scopre nel Porto Vecchio, diventato uno dei più importanti esempi di recupero industriale in Europa. A picco sul mare, sulla punta del promontorio di Grignano che abbraccia il golfo di Trieste, domina il Castello di Miramare, oggi adibito a museo, circondato da un rigoglioso parco di circa 22 ettari. Siamo a circa 6 km dal centro storico, all’interno della Riserva Naturale Marina di Miramare, nel golfo di Trieste, che nata nel 1973, è stata il primo parco marino in Italia.

L’appuntamento fino a luglio è con le Grandi Mostre. Il Museo Revoltella ospita fino 5 giugno Monet e gli Impressionisti in Normandia, che raccoglie oltre 70 opere dei più celebri pittori, Delacroix, Courbet, Monet, Renoir. La mostra è incentrata soprattutto sul patrimonio della Collezione Peindre en Normandie, tra le più rappresentative del periodo impressionista – affiancata da prestiti provenienti da Musée Marmottan Monet di Parigi, dal Belvedere di Vienna, dal Musée Eugène-Boudin di Honfleur e da collezioni private e ripercorre le tappe salienti della corrente artistica. Il Salone degli Incanti è sede fino al 23 luglio mostra Frida Kahlo. Il Caos Dentro. È un percorso fotografico e interattivo, di forte impatto sensoriale che ripercorrere la vita, la storia e la creatività della regina dell’arte messicana. Oltre alle opere d’arte proposte in formato Modlight, la collezione presenta anche centinaia di fotografie personali, ritratti d’autore, lettere, pagine di diario, abiti e gioielli ispirati all’artista, per un viaggio a 360 gradi nell’universo di Frida.

di Elisabetta Canoro