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La raffinatezza del minimalismo e la teatralità del massimalismo

Vera Gottliebe Anna von Lehndorff-Steinort ,in arte Veruschka, granitica eppure lieve, diritta eppure sinuosa. È l’armonia della bellezza di questa icona degli anni sessanta ad inspirare la nuova collezione Genny  A/I 22.23.Una bellezza  quasi animalesca, tanto che ricorda quella di una pantera, statuaria eppure fulminea a descrivere la creatività della direttrice creativa Sara Cavazza Facchini.

Minimalismo e massimalismo, insieme. Il minimalismo è nelle silhouette, dove regna una pulizia assoluta che ricorda quella degli anni ‘90. Il massimalismo è nei colori, una palette di toni forti, cioccolato, corallo, fucsia, viola, mandarino, lime, costella i look. Insieme creano un primo connubio di bellezza. Ma l’incontro compare anche nell’accostamento dei materiali: jacquard con grafiche animalier abbinati a top in maglieria decorata da cristalli Swarovski tono su tono si accostano a tessuti che ricordano il mercurio liquido, scivolatissimi su collo e seno.

E in quello dei volumi, con bomber ampi e corti e minigonne leggermente svasate. Infine, maschile e femminile. Che questa volta risiede nell’idea di un papillon da smoking tenuto aperto sul collo e trasformato nel dettaglio di un capo e di un abito lungo come una giacca da uomo indossata solo con un paio di stivali, altissimi, a calza, in pelle scamosciata o con décolleté decorate da orchidee. Infine, i pantaloni.

Negli accessori la luce detta il ritmo, con una cascata di strass che avvolge le vita e il calzare degli stivali. Quello di Genny è un inno alla sensualità senza strappi né forzature ma che è, anzi, la traduzione in abiti dell’essere donna, forte e leggera insieme.