fbpx

ALESSANDRO MICHLE COSTRUISCE UN ECLETTICO CONNUBIO TRA FILM E MODA PER PRODURRE “EXQUISITE” NUOVA CAMPAGNA AI 2022/2023.

Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, qualche giorno prima della inaugurazione della 79 Mostra d’Arte della Cinematografica, rende omaggio alla settima arte con la campagna “Exquisite” celebrando uno dei suoi luminosi maestri, Stanley Kubrick.

Un cineasta filosofo che ha saputo, meglio di altri, restituire la magia di quell’intreccio inestricabile attraverso cui il cinema trasuda e magnifica sé stessa” dichiara Alessandro MicheleLa carica sperimentale di Kubrick sopravanza tutte le possibili categorizzazioni. Ogni film condensa, infatti, anime molteplici in cui il distopico si incastra alla parodia, il dramma diventa commedia umana, l’orrore assume sembianze di un trattato psico-filosofico, il sentimento del vero sfocia nel perturbante”.

2001 Odissea nello Spazio.

Spingendo fino in fondo la capacità di costruire storie sempre eccedenti di significato, Alessandro Michele si è preso la libertà di riabitare i film di Kubrick, mescolandoli, risemantizzandole, e popolandoli dei suoi vestiti.

Quando penso a un vestito non lo immagino mai separato dalla storia e dalla vita di chi li indossa” assicura Alessandro Michele “Un abito per me, non è mai solamente un pezzo di stoffa, piuttosto lo strumento attraverso cui riusciamo narrare chi decidiamo essere, a mettere in forma i nostri desideri e il senso ultimo del stare.” Proprio per questo sua riflessione ha sempre pensato nel creare le sue collezioni, come delle sceneggiature per film, capaci di restituire una cinematografia del presente.

Barry Lyndon.
Arancia Meccanica

In “Exquisite”, le sequenze Arancia Meccanica, Barry Lindon, Eyes Wide Shut, Odissea nello Spazio, Shining di Kubrick, selezionate dallo stesso direttore creativo, diventano dei veri corto-circuiti in cui l’abito di adidas che aveva già perso il suo statuto di oggetto sportivo per diventare un costume vittoriano, compare come un nuovo personaggio nella sceneggiatura di Barry Lyndon.

Il vestito, disegnato da Laura Whitcomb, con cui Madonna solcava negli anni ’90 la scena newyorkese, si inserisce nelle scene gotiche di Shining.

Il rito oscuro ed enigmatico di Eyes Wide Shut accoglie una venere in pelliccia, impreziosita da sensuali perle di stampo borghese. E ancora le scarpe anni ’90 dal sapore fetish compaiono in maniera esplosiva nei fotogrammi di Arancia Meccanica. Infine, il più sognante degli abiti

da sera intessuto con ruches di tulle fa irruzione nello spazio asettico e distopico della Discovery di 2001 Odissea nello Spazio.

Shining
Eyes Wide Shut

In questo gioco situazionista si mescolano i piani storici, le referenze, i vissuti. Il passato esplode nel presente. Tutto può diventare qualcos’altro. Come in quella famosa scena del capolavoro di Kubrick in cui l’osso si trasforma in un’astronave. Come nella vita.

Gli obiettivi della nuova campagna autunno inverno 2022/2023 sono molti; anzitutto mescolare lusso e everyday life: “E’ come se Nietzsche, Kant e Freud dialogassero con la strada. Le più grandi domande sul senso della vita diventano immagini pop. Trasfigurazioni complesse sul piano del significato si trasformano in accessi immediati sul piano dell’esperienza”, commenta Alessandro Michele “Tutto diventa immagine iconica, simbolicamente raffinata ma capace di depositarsi all’interno di una cultura decisamente popolare. In fondo ho scelto Kubrick anche per questo. Quello che ha prodotto fa parte dell’immaginario collettivo.”

Alla realizzazione della campagna hanno partecipato Mert & Marcus come fotografia e produzione, Christopher Simmonds come Art Director, Thomas De Kluyver come Make Up, Paul Hanlon come Hair, e  con uno speciale contributo della costumista italiana Milena Canonero, quattro volte premio Oscar ai migliori costumi (il primo nel 1976 proprio per Barry Lindon), voluta fortemente dallo stesso Alessandro Michele che racconta: “Amica carissima, che ha accolto il mio invito a ripercorrere alcune delle scene che l’hanno consacrata come astro indiscusso della storia del costume cinematografico. La sua presenza in questo progetto è per me un dono commovente e preziosissimo.”

Un nuovo e particolare significato del lavoro che Alessandro Michele sta effettuando per la Maison Gucci e sul concetto dei vestiti, che tornano ad avvicinarsi alla nuda vita, per trasformarsi in protesi immaginifiche funzionali al racconto di una storia, quella nostra, quando si è scelto di indossarli.

 

di Alberto Corrado