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Pop, ironica la sfilata di Moschino ci fa sorridere anche quando i tempi non sono dei migliori per i problemi che ci affliggono.

Jeremy Scott, direttore creativo di Moschino, ha desiderato soffermarsi a riflettere sul tema della inflazione, che mai in questo momento sta diventando un impatto ricorrente sulle tasche dei consumatori, erodendo il potere degli acquisti.

E infatti, Scott parte citato questa frase di Toni Morrison, pseudonimo di Chloe Ardelia Wofford, scrittrice statutinense “Non possiamo bloccarci sempre di fronte alle crisi. Serve avere amore e magia. La vita è anche questo”. Una magia che ci fa dimenticare i brutti sogni e ci pone sulla strada dell’ottimismo.

Quindi, ha creato, con la sua sottile ironia, una collezione dove gli orli sono rialzati e i volumi fuori su misura, fin dal primo look uscito in passarella, ovviamente ricercato tra gli archivi della Maison, confezionato come un mini gonfiabile dalla silhouette seducente di un tubino nero, decorato con l’iconico cuore.

Uno styling che ha messo tutti con la predisposizione del buon umore, grazie anche a Caryline Cerf de Dudzeele, art director, che per molti anni ha dato il suo contributo a quel iper glamour di Gianni Versace, basandosi sull’uso delle greche dorate e il simbolo della Medusa.

Ogni look tranne alcuni capi, aveva una sorta di dettaglio gonfiabile, che si trattasse di un colletto a forma di cuore, o di un orlo di una gonna, o di un revers di una giacca con il “cuore spezzato”, con una metà su entrambi i lati, tutti abiti che si devono indossare per rimanere a galla per i troppi problemi che ci affligono.

Altri spunti di questa collezione sono stati presi dalla collezione Cruise Me Baby del 1989 dove il fondatore della Maison, creò un giubbotto che ricordava molto quello riposto sotto i sedili degli arei “in caso di emergenza”.

Rifacendosi a quella idea, Jeremy Scott ha aggiunto un anello salvagente all’orlo di una giacca di un tailleur in tweed e ha tagliato un trench in color giallo inserendo manici di una zattera dove dovrebbero essere le spalline.

Mantenendo fede a questo gioco ironico, ha abbellito quasi tutti i suoi look da sera con galleggianti da piscina come nell’abito a colonna viola senza spalline, e dalla vita stretta che aveva alle estremità una zattera rosa sgonfia.

Chiunque a bisogno di un galleggiante in questo momento perché spesso per le cattive notizie quotidiane ci sentiamo di annegare, ma qualunque cosa sta succedendo dobbiamo sempre risparmiare dello spazio alla gioia.

Un show gag che aiuta Scott ad essere visualizzato come il bel ragazzo della piscina della vita, che arriva in soccorso quando serve a reagire allo sconforto, offrendoti un salvagente per rimanere a galla.

di Alberto Corrado