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Un concorso con un grande e ambizioso obiettivo: premiare il saper fare diffuso nel nostro Paese, con una particolare attenzione ad opere centrate sulla valorizzazione del grande tema della bellezza e del felice sodalizio tra manualità e creatività, anche con un ripensamento in chiave contemporanea di tecniche desuete e complesse della tradizione.
Ed è cosi che  il cabinet “Primitivo” del piemontese Andrea Bouquet ha vinto il concorso “La Grande Bellezza” 2022. Giunta alla sua seconda edizione, l’iniziativa è promossa da Starhotels in collaborazione con Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Associazione OMA – Osservatorio dei Mestieri d’Arte e Gruppo Editoriale.

“La Bellezza della Natura” è stato il tema affascinante del Premio 2021-2022: i ben 164 partecipanti , tutti artigiani di età compresa fra i 22 e gli 85 anni, hanno presentato opere incentrate sul tema della Natura che si inserisce negli ambienti domestici e alberghieri come elemento fondamentale dell’arredo e del vivere quotidiano. In un periodo in cui l’ambiente naturale soffre un declino senza precedenti, e dove la coscienza dei danni a cui è esposto si fa sempre più chiara e diffusa, si è voluto favorire la creazione di opere che da esso prendano ispirazione, mettendone in evidenza la grande bellezza, estendendo anche all’interno di un ambiente chiuso suggestioni che solo la natura sa offrire.

Molti gli atelier storici partecipanti, così come i giovani maestri: altissima la qualità delle opere proposte, dove spesso compare la collaborazione tra designer e artigiani, fra tradizione e contemporaneità. Numerose le tecniche utilizzate e le materie in campo: la terracotta, la ceramica e la porcellana restano tra le prime posizioni per la realizzazione di oggetti decorativi e d’arredo che possono ben conciliarsi con il settore alberghiero, ma anche il tessuto, i tappeti, il ferro e il rame, il feltro, la carta, il gesso e la scagliola, il legno, il policarbonato.

L’opera vincitrice, scelta dalla Presidente ed Amministratore di Starhotels Elisabetta Fabri tra le 10 finaliste indicate dalla Giuria, è “Primitivo” di Andrea Bouquet, raffinato ebanista torinese: un mobile contenitore in noce canaletto, frassino e ciliegio, lavorato a marchetterie, un’antica tecnica di intarsio che forma un disegno con effetto tridimensionale sfruttando solamente il colore naturale dei tre legni. All’interno vi è un piccolo cassetto con la mostrina in noce canaletto e acero combinati a strisce verticali. La parte dei rami è poi finita con smalto e foglia oro. L’opera vuole spogliare il mobile contenitore dalle sue caratteristiche di forma e robustezza in una distorsione di linee geometriche e naturali e si ispira a una Natura ancora selvatica o poco addomesticata.

Le opere proposte dai nostri artigiani per questa seconda edizione sono state tutte di ottimo livello, testimoniando la maestria, la creatività e il talento del saper fare italiano – Elisabetta Fabri ha così spiegato la scelta – Non è stato dunque semplice per me indicare l’opera vincitrice, nella rosa di creazioni d’eccellenza selezionate dalla nostra Giuria. Ho scelto infine con convinzione il bellissimo cabinet “Primitivo” di Andrea Bouquet per premiare la grande manualità di questo artista artigiano, che si inserisce pienamente nella tradizione dell’alta ebanisteria piemontese e italiana, coniugata al gusto della contemporaneità. Mi è sembrata l’espressione più compiuta dello spirito stesso del Premio: ispirarsi allo straordinario patrimonio storico italiano, ma con lo sguardo rivolto verso il futuro.”

La selezione delle opere è stata condotta dall’autorevole Giuria del Premio, uno dei punti di forza dell’iniziativa per importanza e prestigio dei partecipanti, presieduta da Elisabetta Fabri e costituita dai Partners del Progetto e da esperti di arti applicate, design, lifestyle, arte e cultura.

Le altre opere arrivate in finale sono:
-”Impronte 2000” di Alessandra Piazza, piatto centrotavola in vetro di Murano; -”Giardino Fiorito” di Tonino Negri, vaso in gres e smalti;
-”Giardino dorato” di Bianco Bianchi, pannello decorativo in scagliola; -”L’origine” di Carraro Chabarik, tavolino in mosaico;
-”Kormòs” di FOS Ceramiche, vaso in porcellana biscuit;
-”Lady Bug” di Giordano Viganò, scatola in noce ed ebano;
-”Aequorea” di Giuliana Collu, centrotavola in argilla caolinica; -”Mediterraneo” di Martha Pachon Rodriguez, trittico decorativo in porcellana; -”Bark” di Samuel Costantini – Dal Furlo, vassoio in ottone

Le opere del vincitore e dei finalisti  sono allestite nella Library del Rosa Grand Milano – Starhotels Collezione fino al 9 gennaio 2023

di Stefania Lupi