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Talentuoso narratore oltre che uno stimato studioso, nel suo libro “Il fantasma sul trono” edito da Keller, racconta in maniera entusiasmante gli eventi tempestosi dopo la morte di Alessandro Magno nel 323 a.C.

“Dalla condotta di alcuni, dipende il destino di tutti.”

Alessandro Magno ( Pella luglio 356 a.C – Babilonia 323 a.C)

La storia romanzata delude sempre, perché alla costitutiva sterilità dei documenti sovrappone l’esuberanza di una fiction che possiamo vedere sui canali televisivi che spesso trascende nella licenza poetica. In direzione opposta i testi o romanzi storici mutano la procedura , dando fondatezza a ciò al lettore parrebbe arbitrario.

E’ il caso Il fantasma sul trono” – La morte di Alessandro Magno e la sanguinosa lotta per il suo impero, che James Romm, professore di lettere classiche al Bar College di Annandale-on- Hudson ha dedicato alla storia postuma alla morte di Alessandro Magno e al suo impero, edito da Keller editore, nella bella versione di Gabriella Tonoli.

ARISTOTELE INSEGNA AD ALESSANDRO MAGNO.

La stesura rettilinea, le citazioni con riferimenti bibliografici a fondo pagina, l’assenza di retorica confermano il talento di un autore, che misuratosi prevalentemente tra saggi e articoli apparsi sul “Wall Street Journal”, “The London Review of Books” e The Daily Best, ha dimostrato una sorprendente maestria anche nella traduzione di testi in greco antico tra cui l’Anabasi di Arriano per il volume The Campaigns of Alexander della Landmark Series of Ancient Historian.

L'IMPERO DI ALESSANDRO MAGNO
LA BATTAGLIA DELL'IDASPE DIPINTO DI CHARLE LE BRUN 1673

Qui le quattrocento pagine di un’opera appassionante la cui scrittura è assortita come sgorgasse da una panoplia alessandrina segnalandosi sia per la ricchezza a più voci, data dalla ricerca delle fonti, sia per le suggestioni di una partitura drammaturgica per gli intrighi e la violenza, le strategie politiche così come alleanze, gli omicidi e le guerre che hanno luogo nei successivi decenni dalla morte di Alessandro Magno.

JAMES ROMM

Erede di una bibliografia accorta e sterminata , Romm alla lezione degli storici unisce una memoria letteraria audiovisiva che parte da una cronologia  che si muove dal 323 a.C, data dell’inaspettata a Babilonia di Alessandro, e culmina in Macedonia e Anfipoli, 316-308 a.C.,  con lo sterminio della principessa Rossane, uno delle mogli di Alessandro, e il giovane Alessandro, erede legittimo al trono degli Argeadi, per mano di Cassandro, sovrano macedone, figlio del sovrano Antipatro.

Come dire la vertiginosa ascesa di ogni singolo condottiero nella lotta per il potere, la caduta rovinosa dell’ideale alessandrino di un impero dal mare Adriatico a Occidente , fino all’India moderna a Oriente. Ciò nonostante , nulla è più lontano da Romm dall’idea reazionaria di molti suoi colleghi che secondo cui ognuno dei compagni fidati di Alessandro Magno, covavano il germe totalitario. Nelle sue note a testo, lo scrittore afferma invece di aver concepito l’opera nella convinzione che i protagonisti fossero abbastanza intatti nel perseguire i loro ideali, da non conoscere così l’insuccesso e la frustrazione, dando vita a una vera epopea sul crollo di un impero mondiale e farci conoscere da vicino pensatori, cronisti e politici che hanno segnato la cultura antica.

Di Alberto Corrado