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L’amore per l’ambiente viene espresso da Arianna con “Terra Madre”, un inno che ci invita ad essere chiamati ad un cambiamento antropologico. Non possiamo più assoggettare le altre creature viventi.

“Siamo gli ospiti,

catturati in una prova..”

“Terra Madre” Arianna

“Bisogna fare qualcosa” è la frase che si ripete a costo zero, e che divide la generazione da quella dei figli, consapevoli ormai che, il futuro è anche quello dopo di loro.

Chiunque dica questa frase magica, diventa buono, e la dicono quasi tutti in questo momento, quindi, quasi tutti sono buoni. Certo è talmente potente l’effetto di chi la pronuncia, che per un momento ci fermiamo e ci distraiamo dal tic -tac della nostra vita. Può diventare anche un urlo di rabbia nel vedere il mondo andare, senza opposizioni, verso la fine.

E tutto il nostro futuro lo sintetizziamo in una frase. Salvare il mondo è faticoso, non averne cura è molto più semplice.

Così nel 2019, qualche anno fa la cantante e attrice, Arianna ha desiderato scrivere un inno “Terra Madre” insieme allo scrittore/regista Leonardo Ricagni a Los Angeles, al musicista/ produttore/ compositore Juan Manuel Leguizamon e al musicista Michele Fischietti a Milano. 

Arianna è sempre stata un talento emergente dall’inizio della sua infanzia, per quella voce potente, tale che in poco tempo, si è imposta raggiungendo lo status di personaggio cult, acclamato da un pubblico, che alla musica chiede sensazioni e contenuti, lontani dal mainstream.

Dopo aver pubblicato numerosi singoli e featuring con Pitbull, Shaggy, Flo Rida, Will. I.Am, Arianna ha inciso “Terra Madre” condividendo un importante e profondo messaggio, che dovrebbe essere in prima linea nei pensieri di ogni essere umano: proteggere la terra dal cambiamento climatico.

Tutto il nostro futuro lo sintetizziamo in una frase: bisogna fare qualcosa. Ed io per prima, come madre e innamorata del mare, ho sentito il bisogno di sensibilizzare il presente, anche, memore di quel periodo di pandemia che ci ha fatto aprire i nostri occhi.” dichiara Arianna “Proprio come l’incipit del mio disco – Questo è il momento di guardarsi dentro. Avevamo bisogno di una maschera  per aprire gli occhi? -.

Arianna e Shaggy in studio di registrazione

Un messaggio che deve farci immaginare un altro scenario, se non corriamo ai ripari. “Bisogna cambiare le nostre brutte abitudini facendo attenzione con piccole semplici azioni,” prosegue in maniera assertiva Arianna “come quella di far non scorrere l’acqua troppo sotto la doccia, ma forse insaponarsi e poi aprirla, ridurre il consumo della carne con i suoi allevamenti intensivi, stare attenti a dividere in modo differenziato la spazzatura, che ogni giorno produciamo nelle nostre case.”

Tutte piccole azioni che riescono a schiodarci da questo antropocentrismo così triste e distruttivo. “Il mondo non è nostro” continua Arianna “Noi siamo solo di passaggio. Difendere la biodiversità e ridurre il rischio estinzione della specie umana sono condivisibili obiettivi sui quali già il coraggio di Greta Thumberg si è sforzata di sensibilizzare governi e opinione pubblica. E non di meno l’associazione RE:Wild fondata da un gruppo di rinomati scienziati della conservazione insieme a Leonardo Di Caprio, che riunisce popoli indigeni, comunità locali, leader influenti, organizzazioni non governative, governi aziende e il pubblico per proteggere e ricostruire la natura su scala e velocità di cui abbiamo bisogno:

Murdered Ballad

Terra Madre” nato a Miami, dove l’artista si fermata durante il Covid, è diventato anche un progetto pieno di speranza che a sua volta ha creato altri programmi sempre ideati e portati avanti con passione e volontà : dalla Content Factory  “Macaronic” di programmi televisivi, all’Art Beat Milano uno spazio polifunzionale, che batte e pulsa d’arte e creatività, fino a scrivere un recital in musica, che ora sta traducendo in inglese.

E’ giunta l’ora che io faccia qualcosa per le generazioni future,” conclude Arianna “perché per la prima volta al libero arbitrio è dunque legata non solo la valutazione sul piano etico, quel che avremmo chiamato salvezza dell’anima, e non solo la rovina di alcuni a vantaggio di altri, ma la vita di tutti.”

Un pensiero che meglio ci definisce come specie che riduce di giorno in giorno la distanza con ciò che determinerà la degna prosecuzione della nostra storia, o che ci perderà.

Di Alberto Corrado