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I pionieri di CUPRA, per Milano Design Week, tornano con un percorso espositivo tra il presente e il futuro del brand.

La riproduzione di esperienze sensoriali uniche è sempre un monumento artistico, e mai un documento fine a sé stesso.

Questa lezione fondamentale, impartita da CUPRA è dare l’opportunità di continuare a mostrare al mondo l’impegno nei confronti della sostenibilità, e la passione per il design, oltre alla volontà di esplorare nuovi orizzonti di condivisione, rappresentando la consapevolezza necessaria a chi abbia manifestato da sempre un’ossessione per il design e ancora di più di allontanarsi dai materiali tradizionali dell’industria delle automotive, per valorizzare nuovi elementi naturali e sostenibili.

Adesso per l’edizione 2024 della Milano Design Week, CUPRA torna con una installazione “The Rebel Side of Design” e un percorso espositivo tra il presente e il futuro del brand dal 15 al 21 aprile dalle ore 10.00 alle ore 22.00 con tre accessi point: Garage Milano, in Corso Como 1, Piazza XXV Aprile e Galleria Garibaldi.

Elemento centrale in questo progetto sarà il concept car CUPRA DarkRebel, frutto del coinvolgimento della CUPRA Tribe e delle oltre 270.000 configurazioni create attraverso l’hyper configurator.

Ipnotica, soprattutto, perché ancora una volta vi è quella interpretazione che riesce a fare da ponte tra ciò che è materiale e ciò che non lo è. Una accezione che scardina la linearità di una showcar, dato che è la massima provocazione nel dimostrare che le auto elettriche del futuro possono essere sportive, sexy ed emozionali. Partendo dalla iconica firma luminosa triangolare di CUPRA che fa risaltare l’aspetto tagliente della showcar e anche lo stesso logo della marca scomposto come se fosse un prisma, in tre triangoli, che vengono applicati come Daytime Running Lights, al design di ciascuna ruota dove il logo CUPRA a forma triangolare si espande parametricamente attraverso l’intera superficie, dalla struttura alle coperture aerodinamiche fino alle parti in rame.

L’estetica senza etica è cosmetica diceva Ulay, pseudonimo di Frank Uwe Laysiepien, artista, fotografo tedesco, considerato uno delle figure chiave delle performance art degli anni settanta. E l’etica non può essere che quella della riflessione poetica, metodologica, concettualmente feroce di chi produce design nei confronti del proprio medium. E qui che sta l’intento e la ricerca e la poetica della Dark Rebel come la sua spina dorsale centrale prodotta con la più recente tecnologia di stampa 3D del metallo. Poi ci sono i sedili Supersport, con poggiatesta rivestiti in tessuto a maglia 3D e sostenuti da una struttura in materiale trasparente cristallino e inserti in rame.

Trattandosi di un’auto sportiva vuole offrire approcci diversi, ma accomunati dal progresso tecnologico, per questo sul tetto c’è una telecamera termica, che monitora le condizioni dell’abitacolo e il sistema del controllo intelligente del clima, per regolare di conseguenza la temperatura e i flussi d’aria.

Il tutto legato al design come pratica simbolica o progettuale ma comunque fondamentale perché, come dice Pierantonio Vianello, Direttore di CUPRA in Italia, ci dà l’opportunità di continuare a mostrare al mondo l’impegno di questa azienda e di plasmare sogni.

E il futuro, del mondo dell’auto motive, è ancora tutto da scoprire, a patto di riuscire a cambiare sempre inquadratura.

Di Alberto Corrado