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Bianco forever per le creazioni di Indra Kaffemanaite. La stilista detta i suoi codici dove il bianco diventa colore e ogni elemento della collezione ci regala un’atmosfera di mistero.

Camicie che diventano un soprabito dalle spalle segnate da spallini, reminiscenza degli anni cinquanta, un velo, copricostume anche minidress tenuto da una bretella, una corda di tessuto come cintura, un soutoire nero come un serpente, che finisce con dei puntali di metallo e che diventa leiv motiv e intenso segno grafico della collezione. Imbattibile originalità e variazioni di tessuti –lino, cotone, ramie, cotone misto seta, seta delavè, popelin, popelin rigato stampella.

Sorprendenti evoluzioni con rever di polsini, tasche grandi e trasparenti di ramie e seta su popelin, balze leggerissime che diventano dettagli, una divertente cintura/bretella elastica con pinze che stringe e modula volumi. Le stampe sono ghirigori ossessionanti, volti, mani ,sguardi, per aggiungere una “quinta “ teatrale, che si allaccia con garbo alla semplicissima camicia di base, una tenera camicia trasparente di ramie , 

dalle maniche over, lunghissime, drammatiche, dai tagli che permettono ore di lavoro, una camicia Japan, candida, solcata da un nastro nero per allacciatura, e poi camicie asimmetriche, lunghezze diverse, dove gioca l’ironia di bottoni di madreperla, di legno, bianchi, blu, camicie con inserti di popelin rigato blu per declinare ricordi di mari lontani, le onde che ritornano nei particolari dei tessuti rigati che spezzano, con garbo, il candore del bianco assoluto. Insolite tasche di diversi tessuti e trasparenze , diventano protagoniste, arricciate, morbide  strette in vita da una corda di tessuto nero, in apparenza in modo casuale sulle camicie , pantaloni e gonne. Un mix tra Japan e sensualità per un perfetto kimono è la camicia dai quattro fiocchi che  esalta  la  libertà che la stilista vuole dare ai suoi capi .