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È tornato alla bellezza degli anni Sessanta l’Hotel Windsor di Laigueglia. Merito della visione di Alessandro Sironi, imprenditore e general manager dell’albergo, dove ancora si può respirare l’epoca d’oro della Riviera Ligure in ambienti che mixano design contemporaneo e atmosfere retrò. Si trova in un angolo di Ponente che invita naturalmente a rilassarsi e a riflettere, a godere del silenzio e della pace.

È qui, sulla spiaggia davanti all’albergo, che da bambino Alessandro trascorreva le estati con la famiglia.
“In questo luogo crescendo, ho sempre visto un grande potenziale”, racconta, “la bellezza del paesaggio, la posizione strategica nel cuore di Laigueglia, ne hanno sempre fatto un edificio speciale. Era necessario farlo rivivere ripensando a quello che aveva rappresentato, riportare quel senso del fare villeggiatura dei famosi Sixties, che abbiamo valorizzato puntando sul design contemporaneo senza però trascurare dettagli preziosi ed elementi che richiamassero quel passato”.

Affiliato ai Design Hotels, l’hotel conquista proprio per l’architettura elegante e l’interior minimal, gli arredi realizzati su misura e opere d’arte create ad hoc, che Sironi ha scelto guidato dalla direzione creativa e artistica della moglie architetto, Alice Muzzioli, con il contributo dello studio di architettura Blesi Subitoni. Sono loro i fautori dell’accurato restauro che unisce design contemporaneo e atmosfere retrò, nel segno dell’autenticità e della semplicità che riportano alle origini dell’hotel, nato a fine Ottocento col nome di Pensione Luciano, poi ribattezzato Hotel Concordia e infine Hotel Windsor.

Ecco allora alternarsi negli spazi interni elementi minimal e decorativi, come il pavimento in seminato, la boiserie geometrica in noce canaletto e i dettagli in ottone, pezzi iconici firmati dai maestri italiani del XX secolo, ad esempio le sedie Marocca di Vico Magistretti per De Padova, e da progettisti contemporanei, come le sedute Wild disegnate da Piero Lissoni per Bonacina 1889 e l’illuminazione di Davide Groppi.

In totale si contano 25 camere divise in sette categorie, con affaccio sul mare o sul cuore del borgo. Spiccano la Wellness Room, dotata di un soppalco con vasca da bagno, la Deluxe, con doppio terrazzo ad angolo e affaccio sul golfo di Alassio e sull’isola della Gallinara, e la Junior Suite, un appartamento fronte mare dotato di bagno vista camera e cabina armadio. Tutte le stanze sono arredate con mobili custom made, pezzi di design come lo scrittoio Pa’ 1947 di Ico Parisi e la sedia 699 Superleggera di Gio Ponti per Cassina, e opere d’arte realizzate ad hoc, come le splendide rivisitazioni delle tradizionali teste di moro, personalizzate con dettagli che richiamano il territorio ligure, a cura di atelier OVO.

Aperti anche agli ospiti esterni, sono invece il ristorante e l’area bar fronte mare, perfetti per degustare piatti liguri rivisitati con estro e sorseggiare un drink guardando il mare. Ad orchestrare la cucina l’executive chef Gianluigi Erme, al centro della proposta gastronomica i profumi e i sapori della Liguria più genuina.In abbinamento i selezionati vini della cantina, che pesca dalle eccellenze italiane bianchi fermi, rossi e rosé, ed etichette di produttori di nicchia. Non mancano le bollicine sia italiane che francesi, accanto ai più rinomati Champagne.

Il tempo trascorre lento nella spiaggia privata di sabbia privata dove la vista spazia da Capo Mele all’isola della Gallinara, caratterizzata da 40 ombrelloni artigianali e sdraio di design Kettal nei toni del beige e verde salvia, anche questo un omaggio allo stile Sixties. Da qui si parte alla scoperta del litorale partecipando ad escursioni in barca e attività di whale watching, si possono fare camminate panoramiche sulle verdi colline sovrastanti il golfo, passando per il borgo di Colla Micheri, fare shopping nelle boutique della vicina Alassio, mentre a soli 15 minuti di automobile si raggiunge il Golf Club Garlenda, immerso tra pinete e antichi ulivi.

A cura di Elisabetta Canoro