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Restano pochi giorni per visitare la mostra dedicata a Oliviero Toscani in occasione del suo ottantesimo compleanno. Un vero e proprio evento da non perdere perché la mostra, allestita a Milano, a Palazzo Reale fino al 25 settembre, promossa dal Comune di Milano-Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia e curata da Nicolas Ballario, propone 800 scatti del grande fotografo Toscani e presenta al pubblico tratti iconici del suo lavoro e opere meno conosciute, raccontando la carriera di un uomo dallo sguardo geniale e provocatorio che negli anni ha influenzato i costumi di diverse generazioni e fatto discutere il mondo sui temi più disparati. A fare da corredo, video interviste attraverso le quali lo straordinario fotografo Toscani racconta con ironia aneddoti inediti e curiosi della sua attività.  Un artista non sempre compreso, molte volte criticato per le sue copertine e pubblicità “oltre” il lecito e l’immaginabile. Che ha ritratto personaggi noti ma più spesso meno noti. Gente comune, incontrata per strada catturandone lo sguardo unico, non posato.

La mostra Oliviero Toscani. Professione fotografo raccoglie i lavori da lui realizzati dai primi anni ’60 fino a oggi: immagini e campagne pubblicitarie che lo hanno reso noto e riconoscibile in tutto il mondo, nonostante la mancanza di loghi commerciali, perché da sempre la sua caratteristica è stata ed è tuttora quella di usare il mezzo pubblicitario senza mostrare il prodotto, rendendo la sua fotografia applicabile alla comunicazione di qualunque brand. Il suo motto è chiaro: sfruttare i canali della pubblicità come mezzo e mai come fine.

Classe 1942, Oliviero Toscani è figlio d’arte. Una particolare sezione della mostra, infatti, è dedicata ai lavori realizzati da Fedele e Marirosa Toscani (padre e sorella di Oliviero), rispettivamente primo fotoreporter del Corriere della Sera e fotografa tra le più importanti di sempre nel mondo del design.

Tra gli 800 scatti in mostra, il famoso manifesto Jesus Jeans ‘Chi mi ama mi segua’Bacio tra prete e suora del 1992, i Tre Cuori White/Black/Yellow del 1996, No-Anorexia del 2007, ma anche le immagini realizzate per la moda (da Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a quelle di Monica Bellucci) e addirittura quelle del periodo della sua formazione alla Kunstgewerbeschule di Zurigo.

Anche decine di ritratti di personalità che hanno “cambiato il mondo”, come Mick Jagger, Lou Reed, Carmelo Bene, Federico Fellini e i più grandi protagonisti della cultura dagli anni ‘70 in poi. E ancora, il progetto Razza Umana, con il quale Oliviero Toscani ha solcato centinaia di piazze in tutto il mondo per fotografare chiunque lo desiderasse, dando vita al più grande archivio fotografico esistente sulle differenze morfologiche e sociali dell’umanità, con oltre 10.000 ritratti.

Il tutto inserito in un allestimento suggestivo, con le sale vestite di manifesti alle pareti, incollati come fossero per strada. Foto che mostrano una sintesi completa del lavoro di uno dei più conosciuti artisti italiani a livello internazionale.

Un’altra particolarità della mostra è il suo essere al di fuori dal tempo, in un percorso che non ha un fil rouge cronologico, ma si presenta come un flusso di immagini che mostrano l’impegno di Toscani nel mondo della moda, del reportage, dell’advertising, della cultura, della ritrattistica, della sperimentazione insieme a copie originali del giornale Colors Magazine fondato e diretto da Toscani, oltre a tanti video che lo hanno visto come regista.

S.L.