fbpx

Lo stilista newyorchese, ottantrè anni oggi, ha spostato la presentazione della collezione estiva SS 2023 a Los Angeles con un parterre hollywoodiano.

Negli ultimi anni Ralph Lauren ci ha mostrato la sua New York: dallo stupendo spettacolo per il 50° anniversario celebrato a Central Park, allo spettacolo della società del caffè, fino all’elegante supper club che ha eretto vicino a Wall Street o nella cornice del MOMA, dopo il periodo pandemico.

Questa volta ha guardato più lontano, portando la sua macchina creativa al Huntington Library, istituto culturale fondato da Henry E. Huntigton, famiglia di industriale nel ramo immobiliare e ferroviario, a San Marino, nel sud della California, che comprende un museo con una vasta collezione di mappe e manoscritti e collezione d’arte di dipinti inglesi, e un vasto giardino botanico con una ricca collezione di cactus e giardini zen.

Un set up molto casual di stampo californiano, fatto di morbidi lettini imbottiti, ha accolto i numerosi ospiti del jet set hollywoodiano: da Jennifer Lopez con il marito Ben Affleck, Diane Keaton, Laura Dern, John Legend, Chris Pine, Lily Colins, Robin Wright, Riccardo Pozzoli con la moglie-modella Gabrielle Caunesil, Mila Kunis e Sylvester Stallone, solo per citarne alcuni.

Lo show si è aperto con un completo color grano indossato con grande cappello da cowboy oversize, un cinturone western e gioielli in stile, per un mood urbano rude che ha contraddistinto l’intera collezione, sia nel lato maschile che quello femminile.

A seguire si sono alternati abiti da prateria con taglio in sbieco con motivi floreali abbinati a stivali da cowboy, mentre gli uomini indossavano abiti di denim che richiamavano i personaggi di “The Grapes of Wrath” di John Steinbeck, o gli uomini di frontiera dei classici western di Hollywood.

In seguito lo show ha attraversato altre diverse modalità dallo stile disinvolto ed elegante con pantaloni plissettati ariosi indossati con abbottonatura bianca ampia o pantaloncini da tennis abbinati a dolcevita nei colori delle sfumature del beige, allo stile ecclettico, tipico della Generazione Z con patchwork di madras mescolato a sartoria, abbigliamento sportivo misto con polo sopra abito da ballo o maglie di maglia indossate su gonne di nylon, lunghe fino a terra.

Una collezione ampia e libera che contribuisce come sempre a raccontare la storia americana in modo inclusivo, grazie anche al meraviglioso cast di varie età ed etnie, che si è poi allineato sulle scale della location mentre accoglievano il designer che proprio oggi compie 83 anni.

La sua scintilla creativa continua ad essere una traccia d’ispirazione su cui far lavorare i giovani designer che desiderano affacciarsi al mondo della moda, ma anche a ricordarci l’opportunità che questo designer sia appassionato della sua America, facendo di tutto nel porre attenzione e riaccendere i riflettori su mercato americano, che sta soffrendo a causa della pandemia, ma anche di embarghi o geopolitica sbagliata.

di Alberto Corrado