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Nata ormai dieci anni fa, la Nissan Leaf oggi si rinnova, con qualche piccolo ritocco esterno ed interno, mantenendo però inalterati efficienza e affidabilità, restando al passo coi tempi. 

Il design è tradizionale, da fuori è infatti facilmente riconoscibile e sotto la carrozzeria si cela un prodotto altamente tecnologico e decisamente performante; sul pianale alloggia infatti una batteria da 62 kWh – in alternativa troviamo anche la 40 kWh – che garantisce una percorrenza WLTP di 385 km ed è abbinata ad un motore elettrico a magneti permanenti da 218 cv e 340 Nm di coppia.

Leaf è capace di toccare i 100 km/h in soli 8 secondi e l’abbondante quantitativo di coppia permette soprassi agevoli in ogni condizione anche se, a basse velocità, sarà frequente l’intervento del controllo di trazione se si esagera con l’acceleratore i; la velocità massima è di 157 km/h che possono essere raggiunti con estrema facilità se non si presta attenzione come su molti veicoli elettrici moderni.

L’abitacolo della Nissan Leaf si è sempre distinto per un certo grado di intelligenza. Ovviamente per tenere il prezzo entro una certa soglia non può essere impreziosito più di tanto, ma grazie all’allestimento Tekna sul quale ci siamo trovati noi la qualità percepita è decisamente alta per le medie del segmento. A livello di materiali troviamo soprattutto eco-pelle e tessuto, con delle belle cuciture a contrasto (in particolare ci sono piaciuti gli innesti sulla seduta che rendono il sedile decisamente originale rispetto al look completamente nero). Dal punto di vista dei controlli, il volante è completamente confermato con l’adozione del medesimo modello che già troviamo sugli altri modelli del marchio. Sul tunnel troviamo il cambio, per forza di cose automatico, la cui manopola è ormai ridotta ad un grande bottone che serve unicamente per la gestione automatica. Non ci sono dei veri e propri rapporti, ovviamente, per via della natura stessa del motore elettrico. Qui troviamo anche i comandi per la funzione e-pedal, di cui parleremo dopo. Il sistema di infotainment è composto da due pannelli: quello principale, da 8 pollici, si trova al centro della plancia e ospita il caratteristico software Nissan Connect, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto. Il secondo, invece, lo troviamo sul quadro strumenti, accanto ad un tachimetro analogico. 

Durante la nostra prova abbiamo effettuato circa 800 km totali ed abbiamo quindi anche potuto utilizzare il sistema di ricarica di Nissan Leaf; essendo una vettura giapponese, lo standard di ricarica è diverso da quelli utilizzati altrove, infatti oltre alla tradizionale presa AC Type 3, è presente anche la ricarica fast DC tramite presa CHAdeMO che in questo caso è capace di assorbire al massimo 50 kW. Dal punto di vista pratico le differenze tra CCS 2 e CHAdeMO non sono percettibili per l’utilizzatore finale e l’assorbimento massimo di 50 kW permette di ricaricare la batteria dal 15% all’ 80% in circa 40 minuti.

Se si dovesse usufruire della presa AC, invece, l’assorbimento massimo è di 6,6 kW e avremmo preferito fosse decisamente più elevato per permettere una ricarica più efficace.

La nuova Leaf è proposta con due tipologie di motori. Quello da 150 CV è alimentato da una batteria agli ioni di litio con una capacità di 40 kWh, mentre quello da 217 CV sfrutta una batteria da 62 kWh.  La batteria agli ioni di litio con una capacità di 40 kWh ha un tempo di ricarica rapida fino all’80% in soli 40 minuti ma è costituita da 192 celle contro le 288 della versione da 60 kWh.

Quattro gli allestimenti previsti: Acenta, Business, N-connecta e Tekna con prezzi a partire da circa 32.500 euro sino ai 44.000 della versione top di gamma. 

di Stefano Rusconi