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Balenciaga presenta la spring 2024 in forma digitale portando la community al cuore della Maison.

Fin dai suoi esordi Demna Gvasalia ha sempre osservato con ironia le persone come si vestono per strada, traendo una perfetta ispirazione per la base del suo lavoro nella moda.

Lo scenario che si svolge nel suo video di presentazione per la Spring 2024 ha lo stesso sapore, tranne la location, che questa volta è la strada di Avenue Georges V, sede della Maison Balenciaga.

Uno spaccato di vita in time lapse dove teenagers, fattorini, dog sitter per cani borghesi, skateboarder e numerose persone vestite di nero intenti nel curare il proprio business, diventano l’intero mondo visivo della banda Balenciaga.

In un tempo sospeso, dove si affronta l’insolito e improvviso acquazzone, i personaggi che entrano ed escono al numero 10 della Avenue, sono costretti a sgattaiolare sulla soglia, mentre altri affrontano l’insolita umiliazione del cambiamento climatico.

Soffermandoci e sottolineando il nuovo percorso comunicativo della Balenciaga, Demna si allinea a questo nuovo corso, riportando la narrativa della Maison a Parigi, chiamando la collezione Capital B e permeando una silhouette chiaramente sartoriale: dagli abiti oversize, ai cappotti trapezoidali, così i trench gonfi, fino alle felpe con cappuccio o le tonalità “Dynamo round” con gli occhi da insetto.

Una pre-collezione che comprende ogni categoria di Balenciaga sia abbigliamento da donna che quello da uomo: dai completi in pelle da motociclista e pantaloni della tuta, dalla sartoria classica e formale al denim, fino al lusso degli abiti ricamati con frange d’argento.

Accanto tutto questo si abbina il mondo degli accessori che oscilla su quella linea insuperabile che ama dirigersi tra l’oggetto comune riappropriato e l’inconcepibile: le gonne a portafoglio “asciugamano” sono indiscernibili da asciugamani veri, le borse 24/7 sono stringate, ma decorate con strass, fino all’introduzione dei “Romeo Mules” iper-allungati con una punta squadrata risvoltata, simile ad una caricatura spavalda di un qualche gioco per computer.

Sono questi i Demna-ismi presentati in un racconto del quotidiano che ci porta a sorridere e pensare se realmente tutti si vestono così per strada, oppure sono solo personaggi di quel quartiere di Parigi.

Di Alberto Corrado