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Le immagini della campagna Holiday di Zoë Ghertner hanno una potenza senza pari. Ecco perché la collezione non può che essere amata.

 

La fotografa Zoë Ghertner di Los Angeles, rapidamente affermata come una delle più importanti artiste al mondo per quel suo sguardo minimalista e per quella sua armonia compositiva da far apparire ogni scatto estremamente spontaneo, per i codici di Miu Miu Holiday ha desiderato ricreare una espressione di bellezza in uno spazio privato, aperto ad infinite possibilità e interpretazioni.

Scenografico e giocoso il set ha come protagonista l’attrice britannica Emma Louise Corrin, divenuta famosa per l’interpretazione della principessa del Galles Lady Diana Spencer, nella quarta stagione della serie televisiva “The Crown”.

L’universo narrativo di Miu Miu è iper-visibile, per stare al lemmario dei codici di abbigliamento coltivati in un ambiente filmico, dove prevale una opulenza rilassata e un languore familiare di intima eleganza.

Ma si arriva facilmente alla conclusione che Miuccia Prada crea una collezione nitida in un racconto di un guardaroba stratificato e significativo, per una persona colta e sicura di sé.

 

E possiamo aggiungere che qualsiasi persona indossi uno di questi capi si sente a suo agio, perché è come entrare nella propria pelle, e questo viene trasmesso attraverso la scelta delle pelli lucide, del morbido cashmere e del jersey, e nell’offrire libertà di movimento e fascino disinvolto al corpo.

I bellissimi scatti di Zoë Ghertner creati assieme all’ art direction Edward Quarmby e alla stylist Lotta Volkova, dalla personalità vulcanica ed energica, consentono di fantasticare guardando ogni singolo look, perché ogni immagine diventa un racconto, sfaccettato, imprevedibile, sullo sfondo di una morbida moquette incorniciata da preziosi pezzi d’antiquariato appartenente a un luogo lontano.

La magia del cady nero fluido, il tattile tweed, l’organza scintillante impreziosita da cristalli, evocano abiti archetipici sofisticati e un’avventura per lo sguardo. Guardare è il verbo centrale nell’orizzonte conoscitivo e letterario di Miu Miu.

In questo caso il gioco è una moltiplicazione di sguardi: Miu Miu Holiday è un racconto contemporaneo e altamente individuale, dove le giacche cardigan e micro-mini o gonne a tubino al ginocchio si indossano sopra la lingerie, mentre i clienti entrano nella festosa galleria di sguardi, aggiungendo le loro emozioni, per incarnare quel glamour e quella eleganza del passato.

È una esperienza felice a qualunque età, ma di sicuro ha qualcosa di magico, fra tarda adolescenza e inizio della età adulta. Dall’altra parte, capita di incrociare il grande lavoro di Miuccia Prada sulla tradizione del classico nel riportarlo nello spirito contemporaneo attraverso accostamenti improbabili, che continuano a sorprenderci.

Un esercizio di coerenza che rende ancora più magica la collaborazione con Marshall, e Polaroid, nel creare dei prodotti iconici, che risaltano quel gioco poetico e filosofico, che si potrebbe chiamare il vero reale e ciò che si potrebbe chiamare il vero, ossia l’ideale etico.

 

Di Alberto Corrado