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Abbiamo provato la nuova Model 3 Long Range Dual Motor da Milano a Greve in Chianti, terra di vini e ulivi, di colline e antichi borghi. Da poco Tesla ha lanciato sul mercato la nuova versione di Model 3, con piccole modifiche esterne, qualche dettaglio interno rivisto e migliorato e non ultima l’ aggiunta della pompa di calore. La vettura come sempre rispecchia tutti quelli che sono gli standard di sicurezza previsti dalla casa americana,  come la guida autonoma di livello tre, l’assistente di corsia, la frenata di emergenza e il cruise control adattivo, sommati ad un controllo costante delle telecamere attive che sorvegliano qualsiasi manovra e pericolo lungo il percorso.

Viaggiare a bordo di Tesla vuol dire sentirsi al sicuro da qualsiasi imprevisto, si ha la sensazione di essere costantemente controllati e aiutati nella guida, sempre prestando la massima attenzione alla strada che percorriamo. L’abitacolo, che ormai conosciamo molto bene, è sempre volutamente “ minimal “ con pochi comandi sparsi e tutto concentrato nello schermo centrale, che Tesla per prima ha lanciato e che ora viene ripreso da quasi tutti i competitors. Di facile intuizione, lo schermo racchiude moltissimi comandi essenziali per la guida, tra cui il sistema di climatizzazione, il sistema audio, il navigatore satellitare, le informazioni relative allo stato delle batterie e tutti i comandi principali, come accensione fari, regolazione del volante guida, apertura e chiusura delle specchietti retrovisori e molti altro. Non mancano poi i sistemi di intrattenimento come Netflix e Spotify.

Viaggiando in autostrada si apprezza la grande silenziosità, garantita dai vetri a doppio strato, la comodità dei sedili, rigorosamente e regolazione elettrica con memorie, e l’ottima taratura delle sospensioni, che a nostro parere riescono sempre ad assorbire bene le asperità dell’asfalto

Impostato il cruise control adattivo sulla velocità consentita, notiamo che questi segue perfettamente quelle  che sono le vetture  che ci precedono, frenando all’occorrenza, per mantenere la giusta distanza, riportandoci poi alla velocita programmata.

La potenza ha disposizione è molta, e appena si decide di accelerare la vettura risponde immediatamente senza alcuna esitazione, e in men che non si dica siamo ben oltre i limiti consentiti, anche se la vettura no farebbe percepire una velocità cosi elevata. Il piacere di guida viene esaltato ulteriormente da uno sterzo sempre pronto e preciso e grazie alla modalità di guida selezionabili dal menù, possiamo scegliere quella più adatta a noi. Usciti dall’autostrada, iniziamo ad apprezzare il paesaggio che ci circonda  ricordandoci[SR1]  ben presto che il Chianti è forse quella parte di Toscana più conosciuta al mondo, grazie proprio al suo vino rosso, alle sue colline che pochi eguali hanno e ai suoi borghi medioevali, incantevoli e pieni di fascino.

Da molti il Chianti viene definito come vera e propria poesia, dove ancora vivono i valori della gente contadina, si beve uno dei migliori vini, circondati da un paesaggio che ne esalta il sapore e l’aroma, facendo rivivere quella storia che ancor oggi definisce il Chianti come unico e speciale.

La sua campagna, densa di boschi e incantevoli vigneti e uliveti si estende tra due delle città d’arte più conosciute della Toscana, Firenze e Siena, due perle architettoniche del nostro Rinascimento. Lungo il percorso abbiamo modo di visitare anche due tra i più conosciuti castelli della zona, ossia il Castello di Brolio e quello di Meleto, due residenze antiche appartenuti alla stessa famiglia, quella dei Ricasoli. Dopo alcune soste arriviamo in quella che sarà la nostra location per la notte e dove potremo ricaricare la nostra Tesla, ovvero Villa Vignamaggio a Greve in Chianti. Proprio  qui, in questa splendida Villa Rinascimentale, è presente un Tesla Charger, che durante la notte ci permetterà di ridare energia alla nostra Model 3.

Vignamaggio è considerata una residenza storica per la Toscana, e Greve è il luogo di nascita della Monna Lisa, dipinta da Leonardo. Qui si possono apprezzare alcuni dei migliori vini della zona e anche un ottimo olio prodotto dai proprietari dell’agriturismo. Inutile dire che la cena è risultata straordinaria, tra piatti tipici, vini rossi di prima qualità e una cortesia nel servizio davvero di prim’ordine.

Anche le camere, o meglio le Suites, sono tutte arredate con cura, eleganza e quel tocco di antiquariato locale che male non sta, anzi ci cala ancor meglio nel quadro rinascimentale che ci circonda.

La mattina seguente, salutata Vignamaggio, con le batterie al 100% riprendiamo il nostro viaggio verso Siena, e lungo le strade collinari, tra paesaggi verdeggianti, ricchi di vigneti e uliveti, apprezziamo ancor più le qualità della nostra Model 3, che sul misto sa farci divertire, risultando sempre pronta nelle accelerazioni e molto diretta nell’ ingresso delle curve, anche quelle più decise, grazie ad una frenata sempre precisa e mai lunga.

In men che non si dica, grazie al comfort della vettura e alla bellezza stucchevole dei paesaggi, giungiamo a Siena, altra perla di questa zona cosi suggestiva e variegata. Nonostante avessimo deciso di percorrere la statale, densa dei continui saliscendi tipici di queste zone, il consumo delle batterie è stato più che accettabile, in rapporto alla guida non proprio tranquilla che abbiamo tenuto.

Viaggiare in Tesla, oltre a rispettare l’ambiente che ci circonda, ci fa apprezzare ancora di più la bellezza di guidare sulle nostre strade, lungo percorsi che molti ci invidiano, ricchi di storia e cultura, quella cultura che tutti dovremmo avere scegliendo di guidare una vettura rispettosa del nostro pianeta e dei nostri luoghi, oltre che di noi stessi. Viaggiare in elettrico non toglie il piacere di guidare , lo esalta, cosi come esalta il paesaggio che è intorno a noi, facendoci cogliere quei suoni e quelle vibrazioni che altri motori a volte nascondono.

La bellezza della natura e dei paesaggi che certe terre sanno regalarci vanno custoditi e preservati, facendo la scelta giusta, guidando la vettura giusta, pensando al nostro pianeta e alle generazioni future, e nulla è più futuristico e rispettoso dell’ambiente di una Tesla. 

Di Stefano Rusconi