fbpx

Scompare a 91 anni, stilista amato dalle star che aveva preso le redini dell’azienda di famiglia a soli vent’anni trasformandola in un brand globale.

Vi sono persone che si può credere di conoscere a fondo e di aver compreso totalmente in tutta la loro portata, significato ed energia. Figure, che, invece trincerate dietro la forza impenetrabile di un sorriso e al di là del mistero di un gesto eloquente e stilizzato assieme, oltre i codici di una cortesia sabauda e praticata come un mantra, scavalcano sicuro tempo e cronologie, sanno rivelare sempre nuovi e inattesi aspetti, incarnando un flusso incessante di nuance ed emozioni.

Nino Cerruti appartiene a questo ristretto gruppo, a questa speciale categoria dello spirito, appannaggio di persone visionarie e luminose e sfaccettate come un diamante, perenni prodighe di sorprese, colme di ispirazioni.

È praticamente impossibile ripercorrere i contorni della straordinaria carriera di Mr. Nino, chiamato così da tutto il mondo, i tanti raggiungimenti di un itinerario articolato sull’arco di vari decenni, che gran parte corrisponde alla nascita, alla crescita e affermazione di quel clamoroso successo, che è noto sotto il nome di prèt-a porter griffato e del comune denominatore chiamato Made in Italy.

È un precursore Nino Cerruti. L’uomo del futuro, come ama definirlo il figlio Julian, che ama il cambiamento, che già negli anni Cinquanta capì l’importanza di dare un mondo ai suoi clienti, non solo abiti.

La leggenda narra che nel 1950 Mr. Nino, non ancora ventenne e con il sogno di fare il giornalista, prende le redini della azienda di famiglia, rinnovandola e reinterpretando i tessuti, nel 1957 fonda la Hitman, diventando il pioniere nel campo della realtà sartoriale con il concetto di prét-a- porter, producendo capi di lusso, confezionati con finiture sartoriali e per una moda esclusiva su scala industriale.

Da Biella alla boutique di Parigi in Place de la Madeleine progettata dall’architetto Vico Magistretti, alla consacrazione internazionale, all’amore dichiarato per le sue creazioni da parte del jet set, degli attori e attrici di Hollywood, delle teste coronate.

Il passo è così breve che nel giro di pochi anni Cerruti diventa il “must have”, corteggiato da alcuni tra i migliori registi e costumisti, tra quali Erica Phillips, Gloria Gresham, Marylin Vance.

Memorabili gli abiti da lui disegnati per il cinema, indimenticabile e provocante la scollatura di Kathleen Turner ne “ Il Gioiello del Nilo”, il seducente vestito in pizzo di Sharon Stone in “Silver”, il celeberrimo abito indossato da Richard Gere in “Pretty Woman”, il simbolo d’ eleganza yuppy di Michael Douglas ne “ La Guerra dei Roses”, il vestito che cambia nel corpo malato di Tom Hanks ne “Philadelphia”, il richiamo della qualità quando Christian Bale ne “ American Psycho”, nel ruolo di un  finanziere psicopatico, si rivolge alla commessa della lavanderia dicendo “You can’t beach a Cerruti, Out of the question”, lo stile poliedrico di Jack Nicholson nella commedia dark “ Le streghe di Eastwich”.

Nino Cerruti apre la strada del nuovo prêt-à-porter griffato, chic e riconoscibile, che porta i colori del Mediterraneo o della creazione di capi decostruiti e semi-intelati, realizzati attraverso processi produttivi più snelli e veloci, che ne fanno la sua firma incontrastata e leggibile oggi come allora.

Fino all’ultimo, dopo aver ceduto la sua partecipazione della Cerruti 1881, si è dedicato esclusivamente all’attività del Lanificio Fratelli Cerruti dal 1881, conservando il ruolo di Presidente, affiancato dal figlio Julian, dirigendo un’azienda in grado di produrre e comunicare eleganza, stile e qualità, tramandando un patrimonio dove passato e futuro coesistono e si fondano armonicamente.

Nelle ore successive alla sua morte, avvenuta sabato all’ospedale di Vercelli dove era ricoverato per un intervento all’anca, sono fioriti testimonianze e ricordi, quasi a rendere omaggio a un uomo che portava un nome che è diventato un simbolo da tutto il mondo. Giorgio Armani suo compagno professionale all’inizio della sua carriera lo ricorda cosi “Nonostante negli anni i nostri contatti si fossero diradati, l’ho sempre considerato una delle persone che hanno avuto una reale e positiva influenza sulla mia vita. Aveva uno sguardo acuto, una curiosità vera, la capacità di osare. Mancherà quel suo modo gentile di essere autorevole e anche autoritario»

Nino Cerruti è un personaggio unico, speciale e non replicabile. Restare tanti anni in un mondo così bello ma complicato e sempre in evoluzione, non è facile. Rimanere sé stessi senza piegarsi alle mode e ai capricci della moda è quasi impossibile. “The Gentleman” ci è riuscito, con il suo tanto lontano da tutti, anche per la sua altezza, e per il suo sorriso enigmatico, spesso indecifrabile. È un personaggio senza tempo che ha conosciuto e studiato i tempi. È sempre rimasto un “signore” della moda e questo sarà solo suo. Adieu Mr. Nino

di Alberto Corrado