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L’enfant prodige stupisce a Londra con una collezione che rievoca i fasti della couture parigina di Christian Dior e Yves Sain Laurent.

Richard Quinn, da quando era studente alla Saint Martins, era affascinato dagli anni d’oro della Haute Couture parigina e dalle stampe a fiori che drappeggiavano le silhouette di donne illustri.

Da allora, queste seduzioni sono diventate i codici del suo stile, tanto da ricreare per AI 2022-2023 una House of Quinn a Londra, sui fasti di quella couture parigina, con moquette rosa alle pareti e un enorme lampadario di cristallo da sala da ballo.

Sulle note struggenti de “Adagio for Strings” suonate dalla London Chamber Orchestra, sono apparsi i primi look: dai cappotti oscillanti a trapezio con le familiari stampe di rose nei colori blu, giallo e lime, ai cappelli oversize a tesa larga, o con occhi sulla falda, che completavano l’outifit.

In seguito lo stesso tipo di stampe sono ritornate in una serie di voluminosi abiti caftano, icona della Maison, o abiti body con cappucci tirati su sopra le spalle o con coulisse strette intorno al viso, che ci ricorda subito il famoso abito da sposa in maglia di Yves Saint Laurent del 1965, a forma di bozzolo senza braccia.

Non si può negare la bellezza del fascino dei top in jersey e delle giacche sartoriali, che rievocano la famosa Bar di Christian Dior, fino ai mini abiti sbarazzini con spalle a palloncino, o ai lunghi abiti che scivolano fluidi in drappeggi dalle stampe floreali.

Uno spettacolo dentro lo spettacolo, che ha reso entusiasti e di buon umore gli innumerevoli ospiti e buyer intervenuti, che hanno applaudito con grande piacere una collezione che flirta con la couture, e che vedremo presto su numerosi red-carpet.

di Alberto Corrado