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I rigogliosi giardini della Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona sono lo scenario della sfilata Max Mara Resort 2023.

Max Mara continua il suo viaggio itinerante per presentare le collezioni Resort: 2018 presso la Collezione Maramotti a Reggio Emilia, città in cui ha sede l’Headquarter dell’azienda, 2019 Berlino al Neues Museum, nel 2021 nell’isola di Ischia e nel 2022 nei giardini rigogliosi della Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona.

Tra le opere preziose del XX secolo e le strutture brutaliste in cemento ha sfilato una collezione con grandi riferimenti storici a quella intelligencia tra gli anni ’70 e gli anni ’80 come Henry Miller, Graham Green ed Eugène Ionesco che si ritrovava nei salotti bene di Lisbona per dibattere con la poetessa Natália de Oliveira Correia o con lei ascoltavano la regina del fado, Amalia Rodrigues, fino a notte fonda.

E proprio il fado, musica dell’amore e del desiderio, che ricorda la totale sintonia con la psyché portoghese, diventa un richiamo forte di ispirazione e si traduce in una silhouette voluttuosa e morbida, che di tanto richiama le gonne arricciate degli abiti tradizionali portoghesi, e introducono tubini seducenti, perfetti per eventi mondani, come le serate di gala elitarie alle La Correia era fotografata. Quasi ogni abito ha, chiaramente, un cappotto Max Mara da abbinare.

Le nuance sono quelle che contraddistinguono la maison, cioè il cammello, il bianco e il nero, ma non mancano pennellate di colore come il giallo, l’arancio, il verde e il blu.

Una costruzione di cuori, fiori e colombe resi nello stile sofisticato e naif del Lencos de namorados do Minho, i cosiddetti fazzoletti degli innamorati che rappresentano la più genuina forma poetica usata dalle ragazze in età da marito nel ricamare in un quadrato di lino messaggio o simboli d’amore per conquistare il cuore del loro amato, fanno la sua comparsa sulle stampe di Max Mara e sulle spille costellate di cristalli.

Un potente messaggio d’amore che Max Mara collaborando con gli artigiani portoghesi ha voluto realizzare per questa collezione e per alcune T-shirt con la propria poesia d’amore, che come vuole l’usanza, inizia con un accorata preghiera affinché il messaggio raggiunga l’oggetto del mittente.

di Alberto Corrado