fbpx

La collezione “L’amante” di Alessandro Dell’Acqua è un fluire di abiti dedicati a tutte quelle donne che sono portatrici di stati d’animo come l’amore, la gioia e la passione. Un racconto cinematografico potente, dettato da una capacità attenta di osservare l’universo femminile.

Lo show di N°21 per la presentazione della collezione SS 2023 intitolata “L’Amante” è un insieme di istanti sospesi in un solo istante, come piccoli battiti del cuore che ci portano a pensare come Alessandro Dell’Acqua si sia immerso nei ricordi cinematografici di donne dalla sessualità regolare ma trasgressiva, raccontando la loro relazione sentimentale, clandestina.

Forse mai prima d’ora un designer aveva reso percepibile il significato di coloro che sono portatrici di molti stati d’animo: l’amore, la gioia, la passione, il benessere, l’erotismo, il sesso, la delusione, la rabbia, e possono passare dall’uno all’altro, in pochissimo tempo.

E da moltissimo tempo che non si vedeva un prodigioso virtuosismo stilistico, in grado di darci, quel potere e mistero del gioco del vestirsi, da parte di una donna nel ruolo scomodo dell’amante, fatto di incontri clandestini, spesso veloci e in posti scomodi.

Una collezione che naviga nella consapevolezza degli stati d’animo mutevoli, usando colori e trame di tessuto per creare quella visione cinematografica d’insieme, esteticamente bella, dove un misto fascino velenoso si mescola con la purezza virtuosa.

Ed ecco scivolare sulle note Aquellos Ojos Verdes di Nat King Cole, donne radiose e ferite, fatte di una vivacità animale, di abiti seducenti e di gonne che hanno sempre qualcosa di scomposto dopo un momento d’amore, di tailleur in maglia doppiata con intarsi di paillettes rosse, di abiti chiffon nero, di bralette e di culotte in raso dai colori forti indossati sotto abiti lingerie, totalmente trasparenti.

Una moda fatta di abiti e corpi sudati, sempre sul punto di ricongiungersi e ritrovarsi, proprio come una relazione clandestina dove vi è quella zona sospesa tra ciò che riguarda la volontà e l’irruzione dell’imprevedibile nel quotidiano.

Oggi è difficile immaginare di costruire una collezione sul ruolo dell’amante, ma questa creata da Dell’Acqua ha una capacità di osservazione disarmante e una forza espressiva potente, che sembra quasi dimenticare di essere davanti ad uno show, e diventare un esercizio di stile, ma come mezzo per acquisire limpidezza, in questo incerto mercato della moda.

di Alberto Corrado