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Riapre le sue porte per la stagione Palazzo Luce, il primo hotel concepito come una casa d’arte e design. Nel cuore antico di Lecce, la dimora del XIV secolo dall’anima contemporanea, con opere e interventi on site di artisti e designer è un luogo unico, che accoglie gli ospiti nelle sue splendide 7 suite.

Affacciato sulla cavea del Teatro Romano, è nato dal desiderio di Anna Maria Enselmi di creare il luogo perfetto per la sua collezione di design e di arte contemporanea. Concepito come un’opera d’arte totale, ha preso forma ed è abitato dalle idee e dalla passione di una collezionista che è riuscita a coinvolgere con entusiasmo e sensibilità designer, artisti, architetti e galleristi, come compagni di viaggio, in un progetto culturale corale, fluido, in divenire, pronto ad altre acquisizioni, a nuove residenze per artisti e designer e inediti interventi on site. Una dimora speciale, che si apre per un’esperienza di esclusiva ospitalità.

@LEA ANOUCHINSKY

I volumi monumentali dell’edificio antico e le forme creative più attuali s’incontrano a Palazzo Luce con una rara armonia, sinergia e cura per i dettagli: pezzi storici di Gio Ponti, Ettore Sottsass, José Zanine Caldas, Hans-Agne Jakobsson, Osvaldo Borsani, Carlo Mollino, Max Ingrand, Ignazio Gardella, dialogano con il design contemporaneo di Martino Gamper, Antonio Marras, Brigitte Niedermair, Konstantin Grcic, Nao Matsunaga, Bruno Gambone, Bethan Laura Wood, Audrey Large e con la collezione di opere d’arte.

Dall’immagine ipnotica di Marina Abramovic, alle silhouette di William Kentridge, alle opere fotografiche di Ugo Mulas, Thomas Ruff, Mimmo Jodice e Vaness Beecroft, ai neon di Alfredo Jaar e Joseph Kosuth, dagli storici Pietro Consagra, Gilberto Zorio ed Ettore Spalletti, ai più giovani Luca Monterastelli e Gianmaria Tosatti.

Casa d’arte e design, Palazzo Luce rivela i suoi straordinari interventi site specific: il Bar ideato da Martino Gamper, le installazioni di Giuliano Dal Molin e Marzia Migliora, rispettivamente nel salone e nelle due biblioteche, il sorprendente intervento realizzato in ceramica da Antonio Marras, il tappeto disegnato da Joseph Kosuth per la Stanza della Musica, o l’affresco dipinto da David Tremlett nella volta della suite dedicata a Maria d’Enghien – Contessa di Lecce e poi Regina di Napoli, che proprio qui aveva vissuto – fino all’intervento di Michele Guido, dedicato agli spazi del giardino e alla vita silenziosa e secolare delle sue piante.

@LEA ANOUCHINSKY

Palazzo Luce, un tempo residenza dei Conti di Lecce nel XIV secolo, si erge come un’opera architettonica di grande fascino lungo uno dei percorsi urbani più importanti di Lecce. L’edificio, attraversato dalla storia e dai molteplici interventi architettonici che si sono sovrapposti alle sue fondamenta trecentesche, ha trovato nuova vita grazie alla visione di Anna Maria Enselmi.

Con i suoi imponenti 1.500 metri quadrati, giardino mediterraneo di 200 metri quadrati e una terrazza di 300 metri quadrati, Palazzo Luce è stato restaurato mantenendo intatte la singolare articolazione degli spazi e la conservazione dei materiali e degli elementi preesistenti. La luce è la protagonista indiscussa degli ambienti del palazzo, con una luminosità diffusa e sensibile che ha ispirato il nuovo nome della dimora.

@LEA ANOUCHINSKY

Storage Associati ha progettato tre delle suite del piano nobile, ognuna con un’identità diversa caratterizzata da una palette di colori e materiali, come i blu, i viola e il verde acqua. Gli arredi delle camere si armonizzano con i pezzi storici di design presenti nella collezione e con le opere d’arte contemporanea, creando un connubio di eleganza e creatività.

La suite Maria d’Enghien, situata nelle stanze più antiche del palazzo, è stata progettata da Giuliano Dell’Uva Architetti, che ha curato anche le suite del piano superiore, Rosso Ponti e Blue Ponti, la terrazza panoramica e gli ambienti dedicati al benessere, come la Pilates suite. L’intervento architettonico ha seguito un dialogo inedito con il design di Gio Ponti, utilizzando materiali come la ceramica, il cocciopesto, il legno e i tessuti cerati. Ogni dettaglio è stato curato con attenzione, come gli affreschi di David Tremlett che disegnano il flusso del tempo nel soffitto della suite Maria d’Enghien, o i sanitari originali azzurri e la decorazione geometrica del bagno.

@LEA ANOUCHINSKY

Il design di Gio Ponti permea tutto il palazzo, con pezzi rari e unici che sono stati raccolti nel corso degli anni da Anna Maria Enselmi. Le camere sono arricchite da arredi originali di Ponti e da opere d’arte contemporanea, creando un ambiente chic e raffinato.

Martino Gamper, uno dei creativi più influenti delle ultime generazioni, ha reso omaggio a Ponti attraverso l’arredamento del Gamper Bar, giocando con colori e geometrie tipiche del maestro milanese. Anche la Breakfast Room è un tributo al design di Ponti, con tavoli e consolle realizzati appositamente per il palazzo, creando un’atmosfera raffinata e accogliente. Palazzo Luce è un’esperienza unica che si sviluppa attraverso percorsi labirintici tra arte e design. Ogni spazio è abitato da opere d’arte contemporanea e di design, creando un ambiente da vivere e non solo da visitare. Le due biblioteche, le sale d’arte, i saloni e i giardini offrono una varietà di prospettive e punti di vista, regalando ai visitatori un’esperienza indimenticabile.

di Redazione