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D1 Milano incontra lo Stile Olivetti, attraverso una collezione di orologi che unisce tradizione e innovazione. Una straordinaria convergenza tra arte e tecnologia.

Il recente ritorno degli orologi digitali sui polsi dei business man e intellettuali; l’incontro di due mondi apparentemente diversi, ma con un comun denominatore: il design; la bellezza del meccanismo per comunicare in modo immediato la funzione del prodotto: sono soltanto alcune elementi che, negli ultimi mesi, hanno indotto molti redattori ad accendere la curiosità attorno alla figura di Dario Spallone, fondatore del brand D1 Milano, un capitano d’industria atipico, e ancor prima, un intellettuale estremamente sensibile alle arti applicate e all’architettura, intese come discipline, chiamate a favorire l’elevazione spirituale dell’uomo.

Dario Spallone

Proprio nell’incontro tra ricerca e umanesimo si fondano le radici in quello che è stato definito in passato lo “Stile Olivetti”, come espressione di pensiero di Adriano Olivetti, altro intellettuale, eterodosso rispetto al verbo capitalista, che celebrò una qualità estetica attraverso i suoi prodotti realizzati negli stabilimenti di Ivrea.

Tutti possono ricordare con affetto la Lettera 22, leggendaria macchina da scrivere portatile, fiore all’occhiello del design targato Olivetti, progettata nel 1950 da Marcello Nizzoli, autore anche di un altro prodotto olivettiano di macchina da scrivere, la Lexikon 80, e di una macchina da calcolo, la Divisumma 24.

 Occorre anche precisare che lo “Stile Olivetti”, contraddistinto da un rifiuto dell’ornamento fine a sé stesso, era ravvisabile non soltanto nella forma e nelle funzioni tecniche dei prodotti, ma anche nei codici di comunicazione e nei linguaggi pubblicitari.

Credits Gabriel Garcia Marengo

Undici anni di storia, invece, per D1 Milano, che la rendono uno dei marchi protagonisti di una crescita autentica, virtuosa e dinamica, che gli ha consentito di raggiungere prestigiosi traguardi nella vendita ogni anno, affermandosi come un nome di spicco nel panorama orologiero internazionale.

Anzi, è proprio per non farsi imbrigliare dal tempo D1 Milano ama tentare nuove strade. Per esempio, quella ha portato a guardare la bellezza dello “Stile Olivetti” come meccanismo che ha condizionato e influenzato tutti i percorsi olivettiani, riflettendosi su prodotti, architetture, comunicazione brand, divenuto patrimonio universale conosciuto non solo in Italia.

Una storia che si ritrova nella nuova collezione di orologi digitali che unisce tradizione e innovazione, che lega quella creatività al servizio del design come funzione del prodotto, per facilitarne l’uso non solo chi ama l’esclusione del superfluo, ma anche alle esigenze delle giovani generazioni, che guardano il passato con riferimenti saldi nella nostra attualità.

Una visione del futuro, una grande ricerca e libertà creativa che ha rivisitato lo “Stile Olivetti” in una collezione di orologi digitali in sei varianti colore, nero, azzurro, verde, rosso, blu e bianco con dimensione cassa di 36mm in Policarbonato, con un cinturino in silicone con chiusura in fibbia a linguetta, un fondo cassa in acciaio argentato e un quadrante nero con display LCD.

Un progetto a cui tengono molto i vertici della azienda nel permettere di uscire dagli schemi, da quel classico mondo di riferimento della orologeria, per decretare un cambiamento dove l’estetica ritorna nei ranghi, riscoprendo morigeratezza e aplomb, che lega il passato e il futuro.

Olivetti by D1 Milano è disponibile dal d1milano.com. presso il flaghship D1 Milano in via Mercato 3, a Milano e in tutti i rivenditori autorizzati.

Di Alberto Corrado