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Abbiamo scelto la Brianza, coi suoi terreni agricoli che ci ricordano tempi perduti e le strade che si snodano fra piccoli paesi, con i monti in lontananza a fare da cornice, per la prova della nuova Bentley Bentayga, il seguito del primo modello della prestigiosa casa del gruppo Volkswagen, che riscosse un notevole successo, oltre a rappresentare il primo, imponente SUV dello storico marchio. Oltre 20.000 i modelli venduti complessivamente nel mondo, che per una vettura da 200.000 € non sono certo pochi.

Un simile monumento al lusso e all’artigianalità (ogni Bentley viene rifinita su misura ed è un modello unico) non poteva che avere come meta del nostro test tour una location altrettanto importante. Per l’occasione abbiamo scelto la prestigiosa Villa Verri a Lentate sul Seveso, grazioso paese alle porte di Milano che vede le sue origini nell’epoca celtica.
L’origine del nome è incerta, pare derivare da “lentato”, ovvero un campo di lenticchie, a ricordarci ancora una volta l’importanza che l’agricoltura aveva ed ha tutt’ora in queste zone. Tutta l’area vide il susseguirsi di personalità di spicco e con importanti titoli nobiliari; la meta di oggi fu in origine la dimora del Conte Gabriele Verri, padre di Pietro, Alessandro Giovanni. Quest’ultimo, che divenne il proprietario della splendida villa, ebbe una relazione con Giulia Beccaria, da cui nacque il celeberrimo Alessandro Manzoni, che qui risiedette per diversi anni.

La magione ci accoglie sontuosamente e la nostra Bentayga, nonostante le dimensioni importanti (supera i 5 metri di lunghezza per 2 di larghezza) si muove agilmente nella stradina che cinge lo splendido edificio, caratterizzato da una torretta centrale e che ha mantenuto le vestigia originarie. Nel complesso della sontuosa villa, costruita nel 1700 restaurata nel 2012, si conserva ancora la cappella di Mirabello a pianta circolare.

La nostra Bentayga, qua nella versione “first edition” caratterizzata da cerchi da 22, fa bella mostra di sé nel giardino antistante, curato minuziosamente, così come sono curati i dettagli di questa vettura realizzata nello stabilimento di Crewe, nel Galles, costruito appositamente da Bentley per la produzione della Bentayga. Ogni particolare infatti è seguito con certosina attenzione. Le componenti in legno che la contraddistinguono, ad esempio, possono avere fino a 100 anni e vengono utilizzati con i disegni naturali, rendendo ogni esemplare un modello unico, al pari della pelle, presente in abbondanza su questa vettura (pensate che solo per ricoprire il volante sono richieste 15 persone). Di assoluto prestigio anche la partnership con un brand altrettanto importante nell’ambito del lusso, Breitling.

L’esclusiva società Svizzera, partner storico di Bentley, mette a disposizione come optional l’elegantissimo Tourbillon, un orologio che non ha bisogno di presentazioni e che si incastona nella plancia dell’abitacolo conferendole ulteriore pregio. L’assoluta minuziosità verso i dettagli e l’utilizzo di materiali tanto esclusivi hanno fatto sì che il marchio Bentley diventasse fornitore ufficiale delle vetture per i membri della corona Inglese. Tanta artigianalità di altissimo livello trova un connubio perfetto con il massimo della tecnologia e delle prestazioni. Ci piace menzionare l’ampio display centrale da 10,9 pollici abbinato ai sistemi Apple CarPlay ed Android Auto e la presenza di una sim integrata per fornire informazione anche in assenza di telefono; il touch screen remote nella parte posteriore dell’abitacolo invece permette agli occupanti di personalizzare l’ambiente, dal tetto panoramico alle luci interne d’atmosfera, ricreando un vero e proprio salotto (di lusso) a quattro ruote. I sistemi di sicurezza sono di prim’ordine, mentre le prestazioni sono logicamente in linea con la classe della vettura, un’eccellenza assoluta.

Il propulsore dell’auto in prova è un 4 litri V8 biturbo da 542 cv che la spingono ad una velocità massima di 290 km/h in con un’accelerazione 0-100 in 4,5 secondi. Nella quiete di queste campagne non è certo d’uopo verificarne l’utilizzo, ma ci piace la consapevolezza di avere così tanti cavalli, purosangue, sotto il cofano. Il setup della Bentayga inoltre rende la percorrenza anche su strade non asfaltate, come quelle che abbiamo incontrato nell’ultimo tratto del nostro viaggio, un piacere assoluto. Resta infatti un suv, in grado di affrontare ogni terreno. Con questa consapevolezza, cullati letteralmente dai comfort di questa vettura “reale” (ci pare proprio il caso di definirla così), ci lasciamo alle spalle una dimora di pari prestigio per ritornare a casa.

di Tommaso Teruzzi