fbpx

Bruno Sialelli, direttore creativo di Lanvin, rende omaggio all’identità di Madame Jeanne Lanvin, alla sua ideologia, remixata e contestualizzata nel mondo odierno.

Un ponte tra i primi del ‘900 in cui si diede potere alle donne con i suoi abiti, vestendole in un modo combinava dinamismo e romanticismo ad oggi dove il ruolo della donna è sempre più forte, grazie alla sua consapevolezza di ruolo chiave nella società.

Ed ecco che gli abiti sembrano galleggianti su costruzioni di tulle, per confondersi nelle linee del corpo, i drappi di tessuto diventano gesti spontanei in flou, i bordi grezzi denotano una leggiadria del movimento. Anche la maglieria accarezza il corpo, mentre i volumi dei fourrure sono ricreati con tessuti metallici.

La leggerezza può anche tradursi in luminosità dei tessuti: dal gazar liquido e rete metallica, riflettente e scintillante, alle paillettes luccicanti che abbelliscono un abito ripreso dall’archivio della Maison chiamato” Concerto” che ha la firma del 1934.

Le stampe sono un po’ naïve, la sartoria viene rifinita con dettagli sportivi, la Robe de Style è reinterpretata in un giocoso baby-doll di più fresca proporzione.

Gli accessori giocano con l’identità di Lanvin: la borsa “Happy” viene reinterpretata attraverso un nuovo design curvo chiamato “Smile”, la sneakers “Flash X” con un design unico che include un’elaborata suola modellata e tessuti tecnici, dando vita ad un nuovo modello che va integrare il portfolio sneakers Lanvin.

Una novità per questa stagione la collaborazione con Warner Bros (Consumer Products e DC) che porta alla traduzione delle immagini degli iconici personaggi dei fumetti come Batman e Catwoman in stampe grafiche mentre l’iconica sneakers “Curb” viene rieditata con un’ispirazione anni’90, presentando Batman alla luce di questa co-lab. 

Lo stesso dialogo tra passato e futuro lo si ritrova nell’uomo, dove l’abbigliamento si fonde con lo streetwear in morbidi strati rilassati, contraddistinto da spalle larghe e combinazione di tessuti couture come il raso e la lana fine. Una ri-calibrazione del lavoro di Lanvin per tempi moderni e per la vita di donne e uomini contemporanei.

Alberto Corrado