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A Natale siamo tutti più buoni. Un vecchio adagio che, però, in questo caso ci sta tutto. Anche perché il protagonista è san Nicola. Si, avete capito bene.  Al centro della scena il santo internazionale, icona cosmopolita, amata dai vicoli di Bari Vecchia agli Stati Uniti dove è meglio conosciuto come Santa Claus, cioè Babbo Natale, e celebrato in tutto il mondo nei modi più disparati. 

Il Santo di tutti approda a Milano con Nicola – Cozze, kebab & Coca Cola di Antonio Palumbo, road movie avventuroso sulle orme del mito di San Nicola, al Cineteatro Martinitt di Milano (via Riccardo Pitteri 58) martedì 21 dicembre alle  20.30. Il regista e attore presenterà in sala il mockumentary, un progetto supportato anche da una campagna crowdfunding che ha raggiunto i 15mila euro. Le donazioni sono pervenute da tutto il mondo, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Olanda, Italia. Tra i donatori, appassionati di cinema, devoti al Santo, supporter web.

Insomma, in un momento in cui è difficile viaggiare, anche durante le vacanze natalizie, meglio mettersi comodi in poltrona (a proposito, il programma delle uscite è in aggiornamento sulle pagine social del film,  facebook e instagram) e viaggiare ad occhi aperti attraverso un crogiolo di culture e tradizioni popolari, seguendo un percorso tra colori e rigore religioso mescolati assieme, per scoprire una figura sacra che è, al tempo stesso, un modello consumistico. Spiega il regista: “Il culto di San Nicola è variopinto, solenne, chiassoso, meditabondo, immenso. Dalla contemplazione ortodossa, ai chiassosi vicoli di Bari Vecchia, la regione francese della Lorena, le Fiandre, attraverso l’algida Olanda e le luci statunitensi. Lo stile del documentario vuole rispecchiare il melting pot, le contraddizioni, i colori e il freddo rigore che si contrappongono quando indaghi la storia di un simbolo religioso diventato folklore e simbolo del consumismo. Rimanendo entrambi. Una piccola opera pop in onore del mio santo.  Il santo di tutti.

Religiosità e tradizioni popolari, dunque, riti pagani e celebrazioni, pop culture e consumismo: tutto questo si fonde e confonde nella figura di San Nicola, indagata e analizzata, con grande ironia, anche attraverso voci autorevoli come quella del padre domenicano Gerardo Cioffari, direttore del Centro Studi Nicolaiani della Basilica e di testimoni celebri del culto nicolaiano, come il sindaco di Bari, Antonio Decaro e lo scrittore Nicola Lagioia

Un viaggio che passa per la Russia, tra i paesi più devoti al Santo, e da Saint-Nicolas-de-Port, nella regione francese della Lorena, dove una reliquia del dito del vescovo di Myra (“se sei un osso di san Nicola non puoi mai stare tranquillo”) è stata sufficiente a generare un culto molto sentito e festività della durata di un mese adorate soprattutto dai bambini, raccontate dal sindaco di Nancy, capitale della Lorena,  Laurent Hénart. Poi nelle Fiandre, in Belgio (con lo scrittore Herman Cole e lo storico e teologo Luc Vermeulen) e in Olanda (con John Helsloot, docente al Merteens Instituut di Amsterdam) dove si scoprono le origini e l’evoluzione del mito di Sinterklaas, il donatore di regali. Ad Amsterdam, Palumbo incontra il reverendo James Rosenthal, fondatore della Saint Nicholas Society. E prosegue negli Stati Uniti, a New York, dove ha preso forma la figura di Santa Claus, corpulento simbolo della opulenta società dei consumi, reso icona dalla Coca Cola. Il viaggio si conclude a Demre, l’antica Myra, in Turchia, la città d’origine di Nicola, meta dei marinai baresi che ne trafugarono le ossa. Anche qui, incontri prestigiosi con il Metropolita di Demre, Hristosomos Kalayci e con il sindaco, Suleyman Topçu. 

Pronti a partire? E se siete curiosi guardatevi il trailer del film: https://drive.google.com/file/d/1–ku2bGEZqaOeRcOEIZPSE6RSbz4Q0QJ/