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Il foyer del Casinò di Sanremo ospita sedici abiti realizzate per l’artista da stilisti del calibro di Versace, Armani e Ferré. Si tratta di un percorso che culminerà con un‘asta di beneficienza in aprile al Teatro Franco Parenti

Durante l’edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo, al via oggi sul palco dell’Ariston, nel foyer del Casinò, saranno esposti alcuni preziosi abiti che Milva, cantante e artista teatrale indimenticabile, ha indossato nel corso della sua folgorante carriera.

Tra i sedici abiti esposti si leggono i nomi degli stilisti come Gianni Versace, Gianfranco Ferrè, Gai Mattiolo e Giorgio Armani, suggellando la capacità di Milva di concepire l’abito come parte integrante del suo messaggio artistico.

L’iniziativa è stata salutata da Giorgio Armani che ha inviato una nota per ricordare la cantante, «Milva aveva quell’eleganza innata che nasce dall’intelligenza, dal carattere e dall’indipendenza. Così fiera e sensuale con la sua splendida chioma fulva, autentica e teatrale, non era la tipica donna Armani eppure a suo modo lo è stata, interpretando i miei abiti, facendoli propri in maniera sorprendente» ha scritto lo stilista presente nell’allestimento sanremese con un completo in lamé del 1994.”

Grazie alla generosità della prof. Martina Corgnati, figlia dell’artista, la donazione di questi abiti e il coordinamento di Marvi De Angelis servirà a prendere il via, proprio da Sanremo, del primo  percorso espositivo narrativo dedicato all’artista, che verrà presentato successivamente integralmente in primavera al Museo Nazionale Rossini di Pesaro, per poi proseguire il 5 aprile al Teatro Franco Parenti di Milano, dove gli abiti saranno offerti all’asta da Cristiano De Lorenzo, Direttore Generale di Christie’s Italia.

Il ricavato dell’asta, finanzierà l’avvio del primo centro e programma di cura delle associazioni no profit Qualia (www.associazionequalia.org) e MediCinema Italia (www.medicinema-italia.org), che da anni operano in ambito di neuroscienze e cineterapia e nell’attivazione di una rete di luoghi di cura per il miglioramento della qualità della vita di pazienti fragili e delle loro famiglie.

di Alberto Corrado