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Nadège Vanhée, direttore creativo di Hermès, presenta la sua collezione prêt-à-porter in un prato dove fiori e piante invitano ad una promenade estiva, fatta di amicizia e relax.

Nel susseguirsi delle sfilate a Parigi, dove di base si comunicava il lusso tranquillo, quando si è arrivati sul set di Hermès abbiamo potuto constatare esattamente dove tutto è partito.

Nadège Vanhée ha espresso dal set di una scena estiva, fatta di canne e fiori, alla collezione per la prossima estate, quel lusso discreto di un guardaroba leggero, libero, composto da vestiti che proteggono, senza nascondere, che avvolgono il corpo senza intralciarlo.

I codici di Hermès dialogano con i tessuti, le curve e i colori, dove un caban dallo spirito equestre dondola su una minigonna in maglia di seta a coste. Oppure un cappotto in cachemire e seta dal color rouge H, si drappeggia su un body, d’ispirazione sportiva.

Nel backstage, Nadège Vanhée ha desiderato sottolineare la scelta dei colori che vanno da bordeaux al mastice, dal nero al rosso fino al marrone, che sono prestabiliti dalla palette colori della pelletteria, e dalle sue tonalità così specifiche, che in Hermès hanno nomi ben precisi, come “rouge H” per il bordeaux, “grigio étoupe” per lo stucco e “opera red” per lo scarlatto.

Ogni segmento di tonalità introduceva un nuovo raccolto di stili, dove un abito in cotone ricamato con motivi Sacre de l’été accarezzava la pelle e la risvegliava al tepore del sole, mentre una camicia e uno short in cotone croccante a motivo Tattersall si cullava con la brezza leggera, fino una giacca-grembiule fluida e un pantalone in twill di seta lavata o una gonna portafoglio, quasi come un pantalone, giocava con il sussurro del rumore delle foglie.

Anche la maglieria ha osato incontri inaspettati estivi, come se fosse modulare, intendendo che top corti asimmetrici, reggiseni e gonne a tubino giocavano con il corpo, scoprendo senza esporre, invitando la luce del sole baciare una spalla o una scollatura ribelle.

Lo scopo di tutto questo, è donare quel gioco dei contrari che dona quell’impressione di uno stile di vita che segue le attitudini, le inclinazioni e i desideri di ognuno di noi, quando nel tempo d’estate ci spogliamo dall’armatura sociale.

Nessun dettaglio viene trascurato quando si deve garantire questo, anche negli accessori dove i sandali in stile greco in nastro e vitello intrecciato sono proposti in vari colori, con smalti abbinati, con battistrada Hermès ornati, con borchie Medor.

Ricordiamoci sempre che la Maison è nata come pelletteria, perciò non potevano mancare a proposito di pelle la iconica borsa Birkin e la borsa Arçon, che hanno introdotto le borse Panier d’été e le Pochette d’été in panama e cuoio, fino alle manchette in argento Chaȋne d’ancre Punk.

Una collezione che celebra la bellezza naturale di come ognuno di noi desidera vestirsi in modo semplice e disinvolto, ma che emana quel fascino senza tempo, per cui Hermès è noto.

Di Alberto Corrado