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La collezione Valentino Le Ciel 20.24 del Direttore Creativo Pierpaolo Piccioli esplora il colore puro del blu, come strumento di comunicazione di idee e ideali, liberato dalle convenzioni sociali, emancipato dalle aspettative.

Ho pensato a diversi modi per iniziare una review della collezione Le Ciel 20.24 Menswear Fall/ Winter 2024-205, e mi sono reso conto che un vero articolo coeso, non renderebbe giustizia alla sua frammentarietà, al suo carattere sfaccettato, al dialogo unico che intrattiene con ogni singola persona, che la guarda per la prima volta.

Tutti gli incipit che seguono descrivono Le Ciel 20.24 in maniera divergente e accurata allo stesso tempo: proprio perché non c’è un solo modo di raccontarla, mi pare che possa esserci una sola forma per tentare di farlo.

1 CAPPOTTI

In questa stagione i cappotti sono presenti in tutta l’offerta della passarella, invitando a visionare nuove silhouette e costruzioni su una selezione di tessuti di lana, per determinare quella complessità materica e cromatica, accattivante, e seducente per toccare il desiderio maschile.

2 SARTORIA

Il guardaroba formale viene presentato, aggiornando i codici classici di oggi, dove le giacche sono realizzate in diversi tessuti di lana in tonalità vivaci dall’azzurro cielo al giallo lime, mentre i pantaloni presentano tessuti diversi, combinati sullo stesso capo.

3 RICAMI

I ricami ispirati al Rinascimento e al gusto romantico della Maison hanno un ruolo fondamentale all’interno di questa collezione, e lavorati con la tecnica nominata da Valentino Altorilievo, insieme a fiorai e disegni di paillettes all over.

 

4 ACCESSORI

La selezione completa l’abbigliamento formale contemporaneo attraverso codici iconici della Maison si sviluppa con tote e borse a tracolla con Vlogo, nuovo elemento sofisticato e funzionale, oppure con scarpe ibride che fondono ispirazioni di design disparati ma altamente raffinati.

E poi l’esplorazione del colore blu come paradigma archetipico della mascolinità, che viene rivalutato e ripensato. Dedicare al blu una collezione significa, anche indagarne la natura scientifica, scomodare lo spettro di Newton, l’onda e le particelle.

Significa anche domandarsi che cosa vediamo davvero quando affermiamo di guardare il colore blu: l’oggetto e l’indagine si sposta così dall’osservato all’osservante.

Lo sguardo dello spettatore del resto non vede il colore, piuttosto, lo immagina in questo caso nel linguaggio che Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della Maison, ha voluto dare, e lo proietta attraverso la propria memoria dei propri ricordi, assicurando al colore blu anche un fissante di quello che si è vissuto.

Un guardaroba senza tempo, radicato nella realtà e non in una finzione retorica del bello. È il raggio di luce bianca che attraversa il prisma dei desideri maschili, si scompone e si manifesta in qualcosa di nuovo e di diverso.

Le Ciel 20.24 è il suo, e per riflesso il nostro, pharmakon, nel senso di cura del nostro corpo e della mente.

Di Alberto Corrado