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Un gala a sostegno per un importante progetto benefico devoluto al #MilanoAiutaUcraina, promosso da TAM, Comune di Milano, Art Works Production, AUB Accademia Ucraina di Balletto, insieme a Fondazione di Comunità Milano, e alla Croce Rossa Italiana.

Nel 2002, più precisamente nel mese di gennaio, l’originale sipario del Teatro alla Scala si apriva sul Teatro degli Arcimboldi per accogliere le stagioni di balletto e opere, in contemporanea.

Dai sei minuti di applausi finali dell’”Europa riconosciuta” di Antonio Salieri diretta magistralmente dal Maestro Muti, fino alla conclusione dei lavori di restauro del Piermarini, tre anni dopo, sono passati anni e altre produzioni che hanno affiancato titoli di grande repertorio a nomi di assoluto rilievo nella scena contemporanea, trasformando questo teatro in un polo di Arte e Musica, diventando un pilastro culturale, riconosciuto da tutto il panorama internazionale.

Alexey Popov.

Un progetto d’arte che registra, anche oggi dopo due anni di emergenza sanitaria, un’altissima affluenza nel campo del Balletto, ricevendo encomiastiche recensioni e una sensibile attenzione della critica europea, che hanno sancito un comprovato interesse ad inserire nei cartelloni anno per anno, produzioni di elevata capacità sia per la tecnica degli interpreti e sia per gli allestimenti, facendo sognare generazioni addivenire.

In un momento storico, dove il labirinto della storia si concentra nella decadenza verso l’orrore della guerra, questo teatro con i suoi vertici ha desiderato dare un segno tangibile alla bellezza che supera la crdueltà, creando per il prossimo 7 aprile un emozionante gala con le étoile europee e grandi personalità del mondo del balletto, per una serata a sostegno degli artisti ucraini e per i profughi colpiti dalla guerra.

Eugenia korshunova

Coreografi e danzatori in un unico assolo benefico, promosso dal Comune di Milano, insieme a Fondazione di Comunità di Milano, alla Croce Rossa Italiana, a Art Works Production e Aub Accademia Ucraina di Balletto, e alla visione di Antonio Gnecchi Ruscone, Caterina Calvino Prina e Daniele Cipriani per sostenere attraverso l’arte tersicorea l’aiuto immediato e l’accoglienza sul nostro territorio di donne, bambini e anziani che fuggono dalla crudeltà della guerra.

Dallo smarrimento e dal dolore nasce un evento esclusivo, dove Silvia Azzoni, Sergio Bernal, Alina Cojocaru, Leonardo Cremaschi, Petar Dorcevski, Anastasia Gurskaj, Johan Kobborg, Liudmila Konovalova, Evgenia Korshunova, Stanislav Olshansky, Alexey Popov, Simone Repele, Simon Ripert, Sasha Riva, Oleksandr Ryabko, Jacopo Tissi e AlekseiTiutiunnik, Maria Yakovleva, i grandi protagonisti del balletto mondiale, si uniscono in un appello congiunto alla pace, accomunati dal linguaggio universale dell’arte tersicorea.

Maria Yakovleva
Anastasia Gurskaj

Il TAM si illumina dei colori della pace per una settimana di programmazione a sostegno degli artisti e dei profughi ucraini colpiti dalla violenza di una guerra insensata, che condanniamo quotidianamente.” dichiara Gianmario Longoni

Direttore Artistico TAM Teatro Arcimboldi Milano “Senso civico, arte e bellezza si fondono in un abbraccio collettivo tra Show Bees, TAM, Comune di Milano, i cittadini e le decine di étoiles, primi ballerini e artisti ucraini che ringrazio per aver aderito così numerosi, e a titolo gratuito, nella raccolta fondi a sostegno delle preziose attività di solidarietà promosse dalla Fondazione di Comunità di Milano e dalla Croce Rossa italiana”.

Sergio Bernal_ ph gramilano
Jacopo Tissi_foto Natalia Voronova

Una serata che si preannuncia imperdibile perché l’arte e la poesia dei movimenti di corpi che danzano sulle note delle più importanti coreografie: da Giselle su musiche di Adolphe Adam, The Dying Swan su musiche di Camille Saint Saëns, e Black Swan su musiche di Piotr Ilich Tchaikovsky a Le spectre de la Rose su musiche di Carl Maria von Weber, a Raimonda su musiche di Alexander Glazunov, fino al Le Corsaire su musiche di Riccardo Drigo.

Un grido di pace, per essere antidoto alla violenza e l’inutilità della illusione malvagia della cupidigia del genere umano, per diventare un simbolo potente che abbatte di nuovo le barriere e ribadisce che la bellezza salverà il mondo.

Lo stesso Comune di Milano attraverso la figura Tommaso Sacchi, Assessore alla cultura, ha ribadito questo concetto “Ringrazio Gianmario Longoni e il TAM per dare forza a un grido di pace unisono che viene emesso dalla città di Milano tramite le voci di tutte le sue istituzioni culturali, che hanno deciso autonomamente di agire secondo la propria mission.” e affermando “Mi sento partecipe di una grandissima voce collettiva, di un progetto di solidarietà culturale forte e concreto.”

di Alberto Corrado