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Al Salone del Mobile a Palazzo Insibardi, Jonathan Anderson per LOEWE da vita a collaborazioni con artigiani dall’estro, inventiva e abilità tecnica assolutamente unici.

Il Salone del Mobile per Loewe rappresenta, da sempre uno delle maggiori sfide creative, per Jonathan Anderson, direttore creativo, che per questa sesta partecipazione ha sviluppato un progetto poliforme che ruota intorno all’idea di dare nuova vita a cose che forse potrebbero essere dimenticate e trasformate in nuovi pezzi unici.

Un significato che dona ad ogni oggetto un valore antico, essendo stato creato da un gesto manuale, conservando quella qualità umana unica e differente che ognuno ha come DNA e preservandolo dal futuro.

Lee Young Soon

Dalle tecniche secolari in qualcosa di inaspettato LOEWE WEAVE, RESTORE, RENEW esplora la tessitura della pelle, la tradizione galiziana della paglia conosciuta come Coroza, che consiste nell’intrecciare la paglia, giunchi, radica e altre fibre naturali per creare una serie di borse e cestini che conservano i caratteristici strati di frange, dall’aspetto sia pratico che visivamente sorprendente, quasi fossero sculture. 240 cesti esistenti, provenienti da tutto il mondo, ognuno con una forma particolare, sono stati rammendati e riparati utilizzando corde di cuoio dagli artigiani Idoia Cuesta, Belén Martìnez, Santiago Basteiro, Juan Manuel Marcilla. Il risultato è una serie di cestini unici che sono un esempio di creatività e per questo molto giocosi e divertenti.

Un messaggio progressista ed edificante di sviluppo sostenibile e trasformazione, che ritroviamo anche nella tecnica tradizionale coreana Jiseung, che consiste nell’intrecciare finemente corde di carta per creare oggetti domestici, eseguita da Young Soon Lee, finalista del LOEWE FOUNDATION Craft Prize nel 2019, che attraverso la carta riciclata ha realizzato una serie di robuste tote.

di Alberto Corrado