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Silvia Venturini Fendi compone il guardaroba di stagione della Maison tra maxi coste di velluto, cappotti di casentino, giacche cerate e stivali per un uomo un po’ inglese e molto urban boy.

Silvia Venturini Fendi, direttore artistico e Accessori e Collezioni Uomo, per la prossima stagione fredda, contempla un guardaroba Fendi Uomo dal sapore sartoriale in continuo dialogo tra tradizione e tecnologia.

Un processo creativo sempre in evoluzione che parte dall’ibridismo della silhouette con i suoi molteplici significati, per sposare quella conoscenza culturale artigianale, segreto e simbolo della Maison, che risponde da sempre a quel desiderio maschile di essere sempre elegante, anche se entra in collisione tra Wall Street e il countryside.

Giocando su una dualità basata alternata da momenti di ricerca dei tessuti e da momenti di formazione pratica in un contesto modellistico, che favorisce il tributo alla lavorazione Selleria e della pelle, questa volta la collezione si arricchisce di sottili espressioni di Europeana, dalla morbida mano di lane coperte Casentino, alla finitura cerata dei tessuti per ogni stagione e alla liscia mano del loden trasformandosi in oggetti del desiderio.

Una necessità che si rilegge anche nella scelta della palette colori: dal testo di moro e granito alla terra bruciata, dal carbone al verde foresta, per poi illuminarsi nel blu fiordaliso, nel ciliegia, giallo canarino e grigio nuvola.

Ad accogliere i numerosi ospiti intervenuti, il set up delle panchine in acciaio spazzolato ideato dall’artista Nico Vascellari che forma un serie di monogrammi FF elongati, creando un percorso che ricorda gli “hedge maze”, labirinti di siepi inglesi, che si possono ammirare Saffron Walden, vicino a Cambridge, e ci porta a considerare i grandi spazi all’aperto, filtrati dalla spavalderia della città.

Un perfetto gentiluomo di campagna, dallo stile Balmoral è quello che si è potuto ammirare a casa Fendi e che ama indossare kilt scozzesi, lunghi shorts plissettati con stivali Wellington in pelle e calzini da trekking, o classici pantaloni rivisti con pieghe lungo la gamba.

Le generose silhouette dei capispalla, dalle spalle a raglan e bottoni in pelle, sono arricchite da colli in pelle di Selleria e accenti contrastanti in camoscio effetto velluto a coste.

Un repertorio weekender, che è funzionale nella lussuosa maglieria color-block che esalta i giocosi particolari della sartoria, dalla lucentezza delle maglie a trecce pressate a caldo a cardigan avvolgenti a costine e orli triplicati o polsini su maglie polo e gilet.

Sulla scia di questo senso accogliente di raffinatezza, abbiamo potuto non notare gli accessori, che in questa stagione sono “tutta una curva e contorni”  a partire dalla Siesta Bag che si appiattisce, come un cuscino  in trapunta rigata o shearling, alle pieghevole modularità del Melon Hobo e zaini adornati da cromature FF2, fino alla Peekboo IseeU Soft progettata assieme allo studio di architettura Ma Yansong/MAD decostruita con contorni laccati in alluminio sulla facciata e sulle maniglie, come riferimento all’estetica architettonica organica e fluida curvilinea di MAD.

Dobbiamo anche ricordare una sneaker senza lacci con suola organica iniettata e una tomaia bicolore con dettagli a bolle con accenti metallici, mentre il profilo basso e piatto crea un’alternativa ergonomica ai rivisitati classici della stagione.

Approfondendo la ricerca di FENDI nei campi della musica e della tecnologia, in questa sfilata si è svelato un altro oggetto del desiderio: lo speaker portatile FENDI x DEVIALET Mania, ideato dal team di ingegneri francesi di haute tecnologie della Devialet e racchiuso in un astuccio FF color tabacco e marrone con oro, o grigio e nero con argento.

Un dispositivo d’avanguardia dotato di audio stereo a 360° che offre una straordinaria nitidezza acustica attraverso un design unico e una tecnologia di mappatura acustica che adatta il soundstage all’ambiente, per offrire perfetti acuti e bassi in movimento.

Di Alberto Corrado