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Hotel Savoy festeggia 25 anni con un restyling che omaggia l’arte, la storia e le donne

In occasione del 25° anniversario, in aprile 2025, l’Hotel Savoy di Firenze celebra la sua eleganza senza tempo con un importante progetto di restyling, che coinvolge gli spazi dedicati alla convivialità: il ristorante Irene, il nuovo bar Artemisia e il dehor affacciato su Piazza della Repubblica.

L’Hotel Savoy, gestito da Rocco Forte Hotels della famiglia Forte, ancora una volta attraverso queste novità, racconta la volontà di contaminare l’eleganza classica del palazzo con elementi contemporanei e creazioni di artigiani fiorentini e materiali made in Italy.

Il ristorante Irene riapre con una veste rinnovata, che celebra Lady Forte, madre di Sir Rocco Forte, donna tanto accogliente, generosa quanto impeccabile. L’interior design scelto per questo locale punta sull’eleganza, grazie alla boiserie in noce, i colori neutri, in particolare i toni del grigio chiaro e del marrone. Ma anche grazie ai lampadari in vetro di Murano, il pavimento in marmo bianco e nero con dettagli rossi, i divanetti in velluto e cuscini, tessuti Loro Piana e le raffinate poltroncine Cinelli. Il tutto arricchito da pareti piene di opere variegate, quadri moderni abbinati a quelli antichi, incluse alcune sculture. Il che rende l’ambiente particolare, colorato ma pur sempre raffinato. Anche il dehor è stato completamente rinnovato ed offre una vista privilegiata su una delle piazze più vive della città.

La cucina di Irene si basa sull’autenticità e la semplicità – fatta di sapori genuini e di convivialità. In cucina Chef Fulvio Pierangelini che firma una nuova proposta gastronomica: la tradizione toscana reinterpretata con rigore ma anche tanta sensibilità. I suoi piatti sono un omaggio al territorio, ai suoi profumi e ai suoi ritmi, composti con pochi ingredienti ma scelti con attenzione, per esaltare la stagionalità e il gusto. A completare l’esperienza, una selezione di etichette regionali, che spazia dai grandi Supertuscan a piccoli produttori locali.

Il menù è lo stesso per il pranzo e la cena. Tra i piatti cult il primo da citare: “Spaghetti al pomodoro fresco e basilico”, ma anche il “Filetto di bovino adulto del Mugello, friggitelli e verdure ripassate in casseruola”. Notevole anche la proposta di pesce: “Linguine all’astice” e “Polpo arrosto, pomodoretti, burrata e patate al limone”. L’attenzione ai vegetariani e vegani non può mancare, grazie ad esempio: “Trofie al limone e zucchine in fiore” e notevoli insalate. I dolci da non perdere: “Torta cioccolato fondente del Madagascar e gelato al tè verde”, “Crepes all’arancia e sorbetto ai frutti rossi” o un golosissimo “Tiramisù con gelato al caffè”.

L’Hotel Savoy può essere un indirizzo perfetto, anche per un ottimo aperitivo in una location bellissima. Accanto al “Ristorante Irene” nasce il bar Artemisia, un nuovo spazio intimo e sofisticato, dove la mixology incontra l’arte. Il bar è dedicato a Artemisia Gentileschi, figura femminile visionaria e rivoluzionaria, la cui forza creativa ha ispirato l’ambiente: forti elementi decorativi con richiami a Caravaggio, carte da parati che si trasformano in affreschi grazie a un’illuminazione scenografica firmata C14, arredi e materiali scelti con cura sotto la direzione di Olga Polizzi, Head of Design di Rocco Forte Hotels.

Fa da padrone il bancone del bar, realizzato nello stesso legno del portale d’ingresso, che accoglie gli ospiti in un’atmosfera elegante e teatrale, dove la drink list è stata ideata da una figura di spicco del bere miscelato: il Maestro Salvatore Calabrese, insieme a Federico Pavan, head of mixology di Rocco Forte Hotels. Tra le proposte signature: “Artemisia Royal” che si ispira al “French 75”, con un tocco fresco e floreale. Perfetto per chi ama un drink delicato e fruttato. Il “Truffle Negroni” è invece una rivisitazione di un classico fiorentino, grazie all’olio al tartufo, che gli dona un gusto deciso e terroso ma ben equilibrato. Ci sono cocktails per tutti i gusti.

A completare l’offerta vini, bollicine e snack, sempre firmati da chef Pierangelini, golosi e mai banali, come la “crocchetta con ricotta di pinoli, patate e crema al limone”, o “Cannolo di ceci, gamberi rossi, mango e peperoncino”. E molto altro.

di Giulia Marcucci