fbpx

La collezione “Look” è l’esempio perfetto dell’occhio di un artista che ama creare un senso di liberazione e la proporzione calibrata della scelta del tessuto con i colori per un guardaroba sporty-chic.

Che cos’è l’artista se non il suo occhio?

La prospettiva speciale con cui guarda il mondo, l’occhio della immaginazione, che filtra il vissuto e rielabora le suggestioni della storia del costume, guidando con mano nella creazione di qualcosa di inedito.

Chi disegna, taglia, disfetta un capo ne è consapevole, e non è un caso che tra 81 look del grande designer piacentino Giorgio Armani, in show al Teatrino di via Borgonuovo, ci sia stato il suo occhio severo, riprodotto in formato gigante, che scrutava il pubblico e la collezione.

Adorato dal pubblico di mezzo mondo, Giorgio Armani è l’esempio perfetto di un designer che prende le distanze da questo mondo caotico, per creare quello stile elegante, che non è mai forzato.

Lo show della collezione Autunno- Inverno 2024/2025 chiamata “Look”, permette di cogliere entrambi le originalità del vedere e la caparbietà di eseguire un perfetto capo finito, facendo giustizia a quel tipo di moda dall’atteggiamento disinvolto, fatto di costruzioni leggere e di volumi più rilassati.

Divisa in sessioni tematiche, in una sala immersiva e il suo occhio azzurro riprodotto in formato gigante, la sfilata si è aperta con le variazioni attorno all’abito Armani, lungo di giacca e largo di gamba, per poi proseguire con una eccellente sezione “Neve” dedicata all’abbigliamento da snowboard e da sci, che ha diviso i look da giorno a quella della sera.

Nella prima parte dello show, i contorni definiti delle giacche si spostavano da un gusto estetico occidentale a quello orientale, a secondo del taglio del collo e dell’altezza della chiusura, mentre alcune forme dei tessuti ricordavano un macro interno di Gio Ponti.

L’eccellente proposta dedicata alla sezione della “Neve” porta in scena pantaloni da neve larghi in tessuto tecnico con riflessi moiré abbinati a parka o giacche marroni foderate di pelliccia simili alla pelle invecchiata. Moltissima maglieria apres-ski, e accessori come caschi, occhiali, muffole e guanti completavano un guardaroba che ha desiderio di seguire il movimento della persona e donare quella disinvoltura molto naturale, anche se vi sono molti capi da indossare per ripararsi dal freddo.

La parte riguardante la sera diventa suntuosa e visiva attraverso decorativismi come nell’abito a tre pezzi in velluto con stampa lince oppure in abiti senza revers capace di rallentare il frenetico mondo di un business men e per incedere lentamente verso le vibrazioni poetiche della notte.

Un guardaroba perfetto per un uomo che ricerca maestria tecnica nella costruzione di ogni singolo capo dove la ricerca della essenzialità è espressione artistica pura di una evocazione mistica e sensoriale.

 

Di Alberto Corrado